PAKISTAN. Riaperti i tribunali militari

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I legislatori pakistani della Camera alta hanno approvato il 27 marzo il XXVIII Amendment Bill, aprendo la strada per la rinascita dei tribunali militari per ancora altri due anni, a decorrere dal 7 gennaio 2017.

L’approvazione del secondo ramo del parlamento è giunta pochi giorni dopo quella dell’Assemblea nazionale. Il governo aveva tenuto una lunga serie di sessioni con i partiti politici per costruire il consenso sulla proroga di queste istituzioni.

Tutte i partiti, tranne che il PkMap, partito al governo, hanno votato a favore del disegno di legge, mente il Jui-F, ha scelto di astenersi dal voto. Settantotto senatori hanno votato per il disegno di legge e tre hanno votato contro.

Il 21 marzo, infatti, dopo tre mesi di consultazioni tra i gruppi parlamentari, l’Assemblea nazionale lo aveva adottato. Anche nella camera bassa, il PkMap aveva votato contro assieme ad alcuni indipendenti; anche in questo ramo del parlamento, il Jui-F aveva scelto di astenersi dal voto.

I tribunali militari, istituiti per due anni per effettuare processi rapidi ai terroristi recidivi sulla scia del massacro di scolari compiuto nel dicembre 2014, avevano smesso di funzionare alla scadenza del loro mandato, cioè il 7 gennaio 2017.

Il PkMAP, un partito nazionalista pashtun del Balochistan aveva posto cinque condizioni, per lo più non correlate con la legislazione, per sostenere il disegno di legge. Dopo un lungo periodo, il Presidente della Camera, il primo ministro Nawaz Sharif, ha partecipato alla seduta dell’Assemblea Nazionale per circa due ore per testimoniare l’importanza che il governo dava al progetto.

Il ramo basso del parlamento ha inoltre adottato una risoluzione per costituire una commissione parlamentare sulla sicurezza nazionale. Il comitato guidata dal National Assembly Speaker supervisionerà le questioni di sicurezza nazionale del paese.

Il comitato dovrà sorvegliare il processo di transizione da tribunali militari a tribunali civili attraverso le riforme della giustizia penale, oltre alla revisione, il monitoraggio e la sorveglianza rapida sull’attuazione del piano d’azione nazionale contro il terrorismo.

Luigi Medici