PAKISTAN. Porto militare cinese a Gwadar

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La Cina sta per costruire una base navale in Pakistan, mentre tra Islamabad e Washington sono sorte una serie di tensioni a causa dei tagli agli aiuti minacciati dagli Stati Uniti. Secondo il South China Morning Post, la base navale sarà costruita nel porto di Gwadar, nella provincia pakistana del Balochistan, poiché le navi militari richiedono “servizi specifici” che non possono essere forniti dall’attuale struttura commerciale.

«Il porto di Gwadar non può fornire servizi specifici per le navi da guerra (…) L’ordine pubblico è nel caos. Non è un buon posto per effettuare il supporto logistico militare», ha detto una delle fonti citate da Scmp. La Cina ha bisogno di costruire una base a Gwadar per le sue navi da guerra poiché il porto si è trasformato in una struttura civile.

La scorsa settimana, riporta Press Tv, il Pakistan ha definito come “controproducente” la decisione di Washington di sospendere milioni di dollari in aiuti alla sicurezza diretti a Islamabad. La dichiarazione è giunta un giorno dopo che il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti aveva annunciato che almeno 900 milioni di dollari destinati all’assistenza per la sicurezza in Pakistan sarebbero stati sospesi fino a quando il governo di Islamabad non avesse affrontato la questione dei talebani afghani e dei gruppi militanti della rete Haqqani. Washington si è rifiutata di definire esattamente l’importo degli aiuti che sarebbero stati sospesi.

Sempre durante la settimana scorsa, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di tagliare gli aiuti al Pakistan, accusando Islamabad di ospitare estremisti violenti. Gli Stati Uniti da tempo accusano Islamabad di aver permesso alla rete Haqqqani, affiliata al gruppo militante talebano, di operare relativamente libera nelle regioni frontaliere del Pakistan per effettuare operazioni in Afghanistan. Islamabad nega l’accusa, affermando che Washington ignora i sacrifici fatti dal Pakistan nella sua lotta contro il terrorismo.

Maddalena Ingrao