PAKISTAN. Il muro afgano di Islamabad

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Le forze armate del Pakistan hanno annunciato il 17 aprile i piani per recintare l’intero confine con l’Afghanistan lungo 2611 chilometri, già costruzione assieme a decine di nuovi avamposti per evitare infiltrazioni terroristiche.

A Rawalpindi, il portavoce dell’esercito, generale Asif Ghafoor, ha detto che 338 postazioni di sicurezza e forti saranno costruito lungo la frontiera entro la fine del 2019; ha poi detto che 42 tali impianti sono stati costruiti mentre per 63 i lavori sono in corso.

Il Pakistan aveva annunciato a marzo che stava iniziando a costruire la barriera nelle “zone ad elevato rischio” del suo confine con l’Afghanistan. Entrambi i paesi sono da tempo impegnati a migliorare la sicurezza nella regione e a combattere i gruppi terroristici transfrontalieri, basati nelle zone di confine montuose; Kabul ha sempre contestato la delimitazione della linea di confine.

Il generale ha detto che il piano di gestione delle frontiere fa parte degli sforzi del Pakistan di eliminare il terrorismo dalla regione e di aiutare così gli sforzi internazionali per stabilizzare l’Afghanistan.

La gestione delle frontiere tra Pakistan e Afghanistan è essenziale per controllare il terrorismo, secondo Islamabad, e queste opere vi rientrano appieno.

Il generale Ghafoor ha respinto le critiche afghane sullo scherma del progetto, dicendo che l’attività è in corso di esecuzione ben all’interno del territorio pakistano e «nessuno ha il diritto di sollevare obiezioni». Le autorità afghane non hanno mai accettato la linea di confine marcata come la “Linea Durand”. I funzionari afghani hanno anche detto che il piano di protezione fisica del Pakistan si aggiungerà ai problemi delle famiglie della regione che vivono su entrambi i lati del confine.

Il primo ministro del Pakistan Nawaz Sharif il 20 marzo aveva ordinato la riapertura del confine afgano-pakistano, un mese dopo che era stato chiuso in seguito all’attentato di Sehwan del 16 febbraio. Islamabad ritiene che gli attentati siano stati effettuati da terroristi transfrontalieri.

L’Afghanistan aveva usato il vertice regionale Eco, sempre agli inizi di marzo per chiedere al Pakistan di riaprire i valichi di frontiera tra i due paesi, dicendo che le barriere su commercio, transito e la circolazione delle persone rendevano inefficaci i dichiarati obiettivi di promuovere la cooperazione economica tra le nazioni partecipanti.

All’inizio di marzo, poi, il Pakistan aveva temporaneamente aperto la frontiera a Torkham e Chaman per consentire ai cittadini afghani isolati di tornare al loro paese.

Maddalena Ingrao