PAKISTAN. Blogger arrestati per blasfemia

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La pakistana Federal Investigation Agency, Fia, il 24marzo ha arrestato tre persone in relazione ad un caso di pubblicazione di contenuti blasfemi sui social media.

I tre sono stati portati davanti a un tribunale anti-terrorismo; i portatili degli arrestati sono stati sequestrati per l’analisi forense.

Secondo quanto riporta Dawn, il giudice Shaukut Aziz Siddiqui ha chiesto la rimozione dei contenuti blasfemi dai mezzi di comunicazione sociale.

All’inizio di questa settimana, il ministero dell’Interno ha informato il tribunale che era già stato effettuato un arresto in relazione al caso, mentre i nomi di diversi altri sono stati messi in lista dei prossimi controllo. Il caso ha generato una notevole attenzione a livello di governo.

Il primo ministro Nawaz Sharif all’inizio di questo mese aveva chiesto alla burocrazia statale di trovare i responsabili per la messa on line dei contenuti blasfemi sul social media e assicurarli alla giustizia senza indugio, prosegue l’agenzia pakistana.

Secondo un comunicato diffuso su Twitter da parte dell’account del Pakistan Muslim League-Nawaz, il primo ministro ha invitato le autorità a rimuovere il contenuto blasfemo dai social media e ad adottare misure per garantire che tali contenuti non siano più pubblicati in futuro, riporta l’agenzia Dawn.

«Il contenuto blasfemo sui social media è una cospirazione nefasta per ferire i sentimenti religiosi di tutta la ummah musulmana» ha postato Nawaz.

«La questione è già stata presa in carico dalla magistratura», ha detto Nawaz, e ha ordinato di intraprendere le azioni necessarie in conformità con le linee guida giudiziarie al riguardo.

Il ministro dell’Interno Chaudhry Nisar aveva poi detto che il Pakistan rappresenterà la comunità musulmana mondiale per far sì che venga effettuata la rimozione dei contenuti blasfemi dalle piattaforme di social media e portare la lotta a «qualsiasi misura necessaria» al fine di far passare il messaggio.

Il 16 marzo, l’Assemblea Nazionale del Pakistan ha anche approvato una risoluzione di condanna dai contenuti blasfemi pubblicati sui social media e han unanimemente concordato sulla formazione di un comitato di controllo su tali contenuti, composto dai leader parlamentari.

Lucia Giannini