PAESI BASSI. Il TPI blocca l’esecuzione di Jadhav

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Il tribunale delle Nazioni Unite ha ordinato al Pakistan di rimandare l’esecuzione di un indiano condannato per spionaggio e sabotaggio.

La Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja ha stabilito in una sentenza che Kulbhushan Sudhir Jadhav non deve essere giustiziato finché il Pakistan non abbia discusso del caso con Nuova Delhi.

«ll Pakistan adotterà tutte le misure a sua disposizione per assicurare che Jadhav non venga giustiziato in attesa della decisione definitiva in questi procedimenti», ha dichiarato il presidente della corte Ronny Abraham, ripreso da Press TV. La Corte ha detto che l’India ha il diritto di ottenere l’accesso consolare per Jadhav, ordinando al Pakistan di informare il tribunale di aver attuato la decisione.

Descrivendo i motivi della sua decisione, la Corte ha dichiarato che il Pakistan non aveva dato alcuna garanzia che Jadhav non sarebbe stato giustiziato prima che il tribunale avesse pronunciato la sua decisione definitiva. L’India ha detto al tribunale che Jadhav era «un innocente cittadino indiano», detenuto per più di un anno su «accuse infondate».

I rappresentanti pakistani, tuttavia, hanno detto al tribunale che Jadhav aveva confessato di essere stato mandato dall’India «per diffondere terrore sui civili innocenti e sull’infrastruttura del Pakistan». Gli esperti dicono che le audizioni e la decisione finale potrebbero richiedere molti mesi se non anni. La decisione unanime della Corte è considerata una vittoria da New Delhi. L’ultima volta che l’India e il Pakistan hanno avuto una controversia in tribunale è stato nel 1999.

 Jadhav è stato arrestato nel marzo 2016 nella provincia sud-occidentale del Balochistan, accusato di essere una spia indiana e di aver alimentato disordini in tutta la provincia. I funzionari pakistani affermano che abbia confessato di essere una spia per l’intelligence indiana.

India e Pakistan si accusano regolarmente di inviare spie nei loro paesi e non è raro che una nazione espellere diplomatici dell’altra accusandoli di spionaggio, senza sentenze di morte.

Jadhav, ex ufficiale della marina indiana, è stato condannato ad aprile da un tribunale militare pakistano e condannato a morte. New Delhi ha avvertito Islamabad che qualsiasi mossa per giustiziare il cittadino indiano sarebbe stata considerata un omicidio premeditato.

Maddalena Ingrao