FARC chiedono aiuto al Congresso USA

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COLOMBIA – Bogotà. Secondo il Latin News, Latin American Intelligence, il 25 aprile il gruppo di ribelli di sinistra, delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), ha annunciato di aver inviato una lettera ai rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti chiedendo loro di intercedere presso il governo degli Stati Uniti a “sostegno” dei negoziati di pace in corso con il governo colombiano.

Dal momento che il processo di pace iniziato tra il governo colombiano e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) a L’Avana è in stallo. Secondo alcune testate giornalistiche colombiane il pericolo è che all’interno delle stesse FARC vi siano diverse correnti, alcune delle quali mirano a fermare il processo di pace. Da un lato c’è il presidente Juan Manuel Santos poi vi è il sindaco di Bogotà, Gustavo Petro e ancora il movimento guidato da Piedad Cordoba e Ivan Cepeda, che hanno recentemente ricevuto un premio a Copenaghen. Forze “politiche” e persone che fino ad ora sembrava avessero posizioni inconciliabili.  . Per anni, infatti, questi personaggi si sono fronteggiati su tutti i fronti ponendo al centro del dibattito politico e armato la responsabilità dello Stato  nei confronti dell’aumento della povertà e dei crimini in Colombia.
D’altra parte ci sono le forze ultra-conservatrici, quelle che durante il processo di pace si sono più fatti sentire, guidati dall’ex presidente Alvaro Uribe e recentemente dall’ex presidente Andres Pastrana, che durante il suo governo non è riuscito a raggiungere un accordo coni guerriglieri sostenuti dal Polo democratico alternativo una delle forze politiche più anti-Uribe della Colombia. Nonostante le loro diverse sfumature, tutti, in questo gruppo sono preoccupati che la pace diventa una campagna di rielezione-uno scenario abbastanza ovvio per Santos nel contesto in cui si è giocato tutto il suo capitale elettorale.