ONU. Confermata la presenza umanitaria nella guerra siriana 

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Il Consiglio di sicurezza ha rinnovato l’autorizzazione alle agenzie umanitarie delle Nazioni Unite e ai loro partner ad utilizzare le rotte attraverso le linee di conflitto e i valichi di frontiera per fornire assistenza a milioni di persone nella Siria nordoccidentale e meridionale attraverso la Turchia e la Giordania.

In una risoluzione adottata con 12 voti favorevoli e 3 astensioni (Bolivia, Cina e Russia), il Consiglio di Sicurezza ha invitato le autorità siriane «a rispondere rapidamente a tutte le richieste di consegne incrociate presentate dall’Onu e dai suoi partner sul campo e a considerare positivamente tali richieste». Anche nella risoluzione, il Consiglio ha sottolineato la necessità di una soluzione politica del conflitto in Siria e ha esortato tutte le parti interessate a facilitare una transizione politica siriana per porre fine al conflitto:«Il popolo siriano deciderà il futuro della Siria», ha sottolineato il Consiglio, in un suo comunicato.

L’uso di rotte trasversali è stato autorizzato per la prima volta dal Consiglio nel luglio 2014 attraverso una risoluzione che ha anche incaricato le Nazioni Unite di monitorare il carico delle spedizioni di aiuti e le relative aperture, ad esempio da parte dei funzionari doganali, per confermare la natura umanitaria di tali spedizioni di soccorso.

Il rinnovo autorizza oggi le consegne transfrontaliere di aiuti e il controllo delle spedizioni fino al 10 gennaio 2019. La situazione è molto drammatica per quasi 400.000 siriani intrappolati nella zona orientale di Ghouta, un’area designata come “zona di riduzione della tensione”; rimane insopportabile con attacchi aerei intensi e di terra segnalati quotidianamente, fatta eccezione per una pausa di due giorni, da metà novembre.

La situazione è particolarmente grave per più di 500 persone che necessitano evacuazioni mediche urgenti, di cui oltre 420 sono donne, bambini e anziani.

Le Nazioni Unite hanno anche sottolineato le continue sfide che gli operatori umanitari devono affrontare per fornire assistenza a milioni di persone bisognose in tutto il paese dilaniato dalla guerra, anche in luoghi che non hanno visto alcuna fornitura di aiuti umanitari nel corso dei mesi scorsi.

Maddalena Ingroia