OLIMPIADI. Boicottaggio diplomatico USA

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Il governo degli Stati Uniti sarebbe in procinto di annunciare il boicottaggio politico delle olimpiadi invernali del 2022, che si terranno a Pechino.

Secondo diversi media statunitensi infatti, l’amministrazione Biden dovrebbe annunciare in settimana un boicottaggio diplomatico dell’evento che si terrà nel febbraio dell’anno prossimo in Cina.

Un boicottaggio diplomatico implica che nessun dirigente del governo americano sarà nella terrà del Dragone durante l’evento, mentre non dovrebbe essere proibito agli atleti statunitensi di partecipare.

Nonostante non ci siano ancora dichiarazioni ufficiali da parte del Dipartimento di Stato, si registrano già le prime piccate risposte del Ministero degli Affari Esteri cinese: il portavoce del Ministero, Zhao Lijian, ha affermato infatti che le Olimpiadi invernali non dovrebbero essere il palco per uno spettacolo politico e per la manipolazione politica, inoltre Zhao ha affermato che la mossa è vista come un’offesa verso 1,4 miliardi di cinesi.

Il governo cinese ha già fatto capire di essere pronto ad una robusta risposta nel caso in cui venga lanciato il Boicottaggio. Si presume infatti, che se gli Stati Uniti dovessero mettere in atto tale boicottaggio diplomatico, potrebbero essere seguito dai governi di Canada, Regno Unito e Australia.

Se gli Stati Uniti manderanno avanti il loro proposito questo sarà il primo boicottaggio olimpico dalla fine della guerra fredda.

Gli unici 2 boicottaggi delle olimpiadi registrati finora sono avvenuti durante le olimpiadi estive del 1980 a Mosca eden 1984 a Los Angeles. Nel primo caso furono gli stati del blocco occidentali a boicottare le olimpiadi moscovite dove l’invasione da parte dell’unione sovietica dell’Afghanistan, mentre nel 1984 furono proprio i paesi del blocco sovietico a boicottare le olimpiadi, in risposta al boicottaggio del 1980.

S.N.