L’OIC mediatore per lo Yemen

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ARABIA SAUDITA – Gedda 16/06/2015. La Turchia è «profondamente preoccupata» per la situazione umanitaria in Yemen e chiede una soluzione politica per la pace.

Lo ha chiesto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu alla riunione straordinaria dei ministri degli Affari esteri dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica (Oic) che si svolge nella città saudita di Gedda. «Alla fine è il popolo yemenita che soffre di più dal conflitto in corso e siamo profondamente preoccupati per la situazione umanitaria», ha detto Cavusoglu, il quale ha aggiunto che gli Houthi devono agire «in modo responsabile» e consentire tregue umanitarie, non dovrebbero tentare di sfruttare queste tregue per ottenere un vantaggio militare. Il ministro ha ricordato che la Turchia ha inviato aiuti umanitari ad Aden e assistenza a Gibuti per i rifugiati yemeniti. Ribadendo la richiesta di coerenza fatta da Ankara, riporta l’agenzia Anadolu, per una soluzione politica della crisi, il ministro turco ha detto che l’Oic potrebbe costituire un gruppo di contatto per la mediazione; gli stati membri dell’Oic potrebbero, infatti, incoraggiare le parti ad agire «in modo costruttivo» e ad impegnarsi per un dialogo pacifico: «L’OIC e gli Stati membri possono avere un ruolo nella realizzazione di un eventuale accordo politico, se venisse richiesto dal governo dello Yemen (…) La Turchia sostiene pienamente l’unità, la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen», ha aggiunto il ministro. Al termine del suo intervento, Cavusoglu ha ricordato il dramma dei profughi siriani in Turchia e ha invitato gli Stati membri a contribuire a creare uno spirito di responsabilità umanitaria. Secondo le Nazioni Unite, circa 20 milioni di yemeniti hanno ora bisogno di assistenza umanitaria, cioè il 78 per cento di tutta la popolazione del paese; il loro numero è aumentato di 4 milioni con l’intervento saudita del marzo 2015.