Obama boccia il piano Boehner

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USA – Washington. Il debito pubblico statunitense è davvero troppo elevato ed ecco allora che la mannaia del fiscal cliff sta per abbattersi, democratici e repubblicani stanno cercando di salvare dall’aumento delle tasse il salvabile ma Barack Obama ha minacciato un veto sul Piano B anti-precipizio fiscale proposto dal presidente repubblicano della Camera John Boehner. 

In sostanza c’è ben poco da discutere i soldi mancano all’appello e la Sanità, di recente riformata, ha bisogno di gettito, così come la scuola, i poveri, gli armamenti. Il tentativo dei repubblicani è quello di alzare la soglia del reddito dei tartassati.

Il tentativo diBoehne era quello di far scattare il Fiscal Cliff, quindi incremento delle imposte solo per i redditi oltre 1 milione di dollari, ma la Presidenza Usa, che aveva già limato le proprie richieste alzando la soglia dei redditi da tassare ulteriormente da 250.000 a 400.000 dollari USA ha detto no.

La proposta repubblicana porta gli introiti a 1.000 mld di dollari contro i 1.200 della proposta della Casa Bianca (ribassata dai 1.400 mld precedenti). E se da un lato i democratici mirano al risanamento del debito pubblico dall’altro lato i repubblicani stanno già accusando la Casa Bianca del maggior aumento delle imposte nella storia americana.

Il fatto è che oramai il gioco del debito pubblico non può continuare, fino ad ora gli USA hanno mantenuto la macchina emettendo moneta, il debito, in pancia alla Cina si è svalutato, così come il potere economico degli americani. Il mercato del lavoro è solo in apparente crescita, mentre sta lentamente ripartendo il mercato immobiliare. Il problema statunitense è che a fianco di un debito pubblico immenso, difficilmente calcolabile, c’è quello privato, elevatissimo, perché agli statunitensi è stato spiegato che devono spendere quanto più possibile, gli hanno fatto credere che comprare tutto a rate è più bello peccato però che dal 2008 senza stipendio le rate non si riescono a pagare e gli insoluti sono aumentati. Proprio per questo motivo i democratici non si possono permettere di cedere sul fiscal cliff, pena il crac economico degli USA. Perché come è successo nel 2008 con Leman Brother non è più valido il detto troppo grande per fallire, quindi anche gli USA sono nel mirino degli speculatori asiatici.