E mentre tutti osservano i nuovi rapporti tra Cina e Russia, passano sotto silenzio le nuove alleanze Teheran- Pechino.
Mentre i leader del partito comunista cinese andavano in visita a Mosca per incontrare i loro omologhi, il presidente iraniano Raisi il 16 febbraio volava verso Pechino. Secondo fonti stampa i risultati della visita di due giorni del Presidente dell’Iran in Cina, hanno portato a nuovi accordi tra cui: produzione congiunta di aeromobili con la Cina; creazione di una città industriale comune; investimenti nelle zone costiere della provincia iraniana del Sistan e Beluchestan; completamento della costruzione del corridoio ferroviario “Est-Ovest”: la partecipazione della Cina alla costruzione di alloggi di massa; l’investimento della Cina nella costruzione di aeroporti; esportazione di latticini e mele in Cina; firma di un contratto industriale da 3,7 miliardi di dollari con la Cina
E ancora accordi da 12 miliardi di dollari nei trasporti e nel settore automobilistico, infine un pacchetto da 40 miliardi di dollari da investire nell’industria petrolifera iraniana.
Ricordiamo che l’area del Sistan e Beluchestan è tra quelle che più sono state colpite dalle manifestazioni e ancora da attentati da parte dei separatisti.
Il 20 febbraio, da fonti social si è appreso che il caccia Qaher F-313 diventerà un drone. Il capo dell’organizzazione dell’industria aeronautica del ministero della Difesa iraniano, Amir Khajafard, ha affermato che il progetto dell’aereo senza pilota Qaher F-313 e la sua tecnologia hanno raggiunto la fase finale e le versioni di questo drone saranno presentate in estate.
Il Qaher F-313 è progettato come caccia stealth con l’RCS più basso, una piccola area radar e la capacità di trasportare vari tipi di armi all’interno dello scafo.
A marzo, invece, l’Iran riceverà 24 caccia Su-35 dalla Russia. La base aerea sotterranea aperta dagli iraniani all’inizio di questo mese dovrebbe ospitare questo nuovo squadrone.
Infine si sottolinea come siano arrivati in Russia negli ultimi 4 giorni due aerei cargo iraniani con le armi per Mosca.
Lucia Giannini