Pakistan: nuove mosse sullo scacchiere CPEC

364

di Antonio Albanese PAKISTAN – Karachi 30/11/2016. Pechino intenderebbe dispiegare la sua marina militare, assieme a quelle del Pakistan per salvaguardare i portuali e rotte commerciali strategiche di Gwadar, terminale del corridoio economico sino-pakistano.
Secondo quanto riporta Time of India, Cina e Pakistan stanno costruendo i quasi 3000 km di corridoio economico che collega il porto di Gwadar in Pakistan sul Mare Arabico con il Xinjiang per migliorare il collegamento tra i due paesi e aprire una nuova e più conveniente via per il traffico merci e petrolio tra la Cina il Medio Oriente e l’Africa.
Le attività della marina militare pakistana sono infatti aumentate da quando è operativo il porto di Gwadar e le attività economiche del corridoio economico Cina-Pakistan (Cpec).
Il quotidiano The Express Tribune ha riportato per primo la notizia che Pechino potrebbe schierare le sue navi da guerra per salvaguardare il porto e il commercio alla luce del Cpec.
Avere una base navale a Gwadar potrebbe consentire alle navi cinesi di utilizzare il porto per la riparazione e la manutenzione della loro flotta nella regione dell’Oceano Indiano; sarebbe il primo punto logistico estero per la marina militare cinese.
Secondo Times of India, poi, la marina pakistana starebbe considerando l’acquisto di navi superveloci provenienti dalla Cina e dalla Turchia per la sua squadra speciale operativa al porto Gwadar.
Secondo il sito Scroll.in, poi, l’interesse verso Gwadar sarebbe non solo cinese visto che all’inizio di novembre, Gwadar ha avuto come ospite il direttore dei Servizi di sicurezza federati russi, Alexander Bogdanov che avrebbe fatto un giro d’ispezione.
Se anche la Cina considera comunque l’India uno dei paesi chiave lungo la Nuova Via della Seta che ha già stimolato la connettività regionale nell’Asia meridionale: Nepal, Myanmar, Bangladesh e Sri Lanka; l’adesione pakistana alla Shanghai Cooperation Organization può essere utilizzata in modo ottimale per coinvolgere il Pakistan, oggetto della campagna di Nuova Delhi per isolarlo. Una politica muscolare che rischia di non essere “al passo” con i tempi, riporta Scroll.in.
I recenti sviluppi riguardanti Gwadar sottolineano l’importanza cruciale di affrontare la diffidenza tra India e Cina da un lato e l’India e il Pakistan, dall’altro. La prima visita di un capo della sicurezza russa in Pakistan in oltre due decenni e si è svolto proprio in concomitanza dell’elezione di Donald Trump, non indicherebbe una mera casualità. Il dialogo strategico trilaterale previsto tra la Russia, la Cina e il Pakistan, ufficialmente per la situazione afghana, previsto a Mosca il mese prossimo, potrebbe riservare sorprese. Bogdanov potrebbe aver cercato sponde per un legame russo-pakistano per il corridoio economico tra Cina e Pakistan e sicuramente, Mosca non avrebbe fatto una simile mossa, senza un coordinamento con la Cina. In un incontro a Mosca con il suo omologo cinese, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha detto che la cooperazione militare tra Cina e Russia è «a un livello più alto e contribuirà alla pace e alla stabilità sul continente eurasiatico e oltre».
gioco regionale della Cina Nel gioco sul corridoio Cpec poi entra anche l’Iran; un interesse che sarebbe stato trasmesso al primo ministro del Pakistan Nawaz Sharif dal presidente iraniano Hassan Rouhani nel loro incontro a New York lo scorso settembre a margine dell’Assemblea Generale Onu. Si tratta, in termini geopolitici, di un cambiamento storico negli allineamenti regionali, che starebbe mettendo insieme Cina, Pakistan, Russia e Iran attorno al corridoio economico tra Cina e Pakistan.