Lungo la Belt and Road Initiative, le aziende cinesi, spesso attaccate, sono passate a impiegare società di sicurezza private cinesi, che possono contare sul bacino di reclutamento creato dalla riforma militare della Cina nel 2016 che ha spinto un sacco di ex militari nel settore della sicurezza privata. Le aziende di sicurezza private cinesi negli ultimi anni si stanno espandendo in altri paesi lungo la Belt and Road Initiative, che ospitano progetti di infrastrutture in Asia e in Europa.
Come gli investimenti cinesi all’estero sono aumentati, così è aumentata l’impronta delle aziende di sicurezza privata cinese, rendendola un’industria multimiliardaria, riporta VoA.
La scelta di assumere società di sicurezza cinesi è una decisione “top down” da parte di Pechino per mantenere la sicurezza senza interferenze di paesi terzi. Un fattore chiave sarebbe la lingua e la capacità di comunicare tra il personale di sicurezza e quello dell’azienda coinvolta nel progetto; un altro motivo è la fiducia: se le guardie si schiereranno dalla parte dei cinesi o della popolazione locale quando si verifica un conflitto.
Anche il modo in cui le compagnie di sicurezza private cinesi si comportano all’estero sta cambiando, influenzato dai decisori a Pechino e dalla tolleranza locale nei loro confronti.
Le prime compagnie di sicurezza private cinesi esistono almeno dagli anni Novanta del Novecento e da allora sono cresciute; nel 2009, Pechino ha legalizzato le compagnie di sicurezza private cinesi introducendo il Regolamento sull’amministrazione dei servizi di sicurezza e sorveglianza, che ha permesso alle compagnie di usare armi in alcuni dei loro servizi.
Ora, 5.200 aziende di sicurezza private cinesi impiegano più di 4 milioni di persone, per lo più veterani dell’Esercito Popolare Cinese di Liberazione. Circa 20-30 di queste aziende operano nei paesi della Bri in Asia meridionale e centrale, in Medio Oriente e in Africa.
Le aziende di sicurezza private cinesi rappresentano circa il 10% degli ordini delle aziende cinesi che operano all’estero, secondo uno studio della Zhejiang University.
Nel 2011 e nel 2015, Pechino ha utilizzato l’Esercito Popolare Cinese di Liberazione per evacuare i cittadini cinesi dalla Libia e dallo Yemen; ma il massiccio coinvolgimento economico internazionale cinese dal lancio della Bri nel 2013 e i recenti attacchi contro i lavoratori cinesi all’estero hanno spinto Pechino a riconsiderare l’espansione internazionale del ruolo delle società di sicurezza private cinesi, che operano principalmente all’interno della Cina.
Antonio Albanese