Più gas russo per l’Ue

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Aperto al traffico commerciale il secondo tratto del gasdotto Nord Stream.

L’apertura però non incrementerà la fornitura totale Nord Stream verso l’Europa visto che è servita in parte dal primo tratto. Il Nord Stream, aperto 11 mesi fa, trasportava gas seguendo ancora regole di precedenti contratti con l’Ucraina. Dal prossimo novembre, il gasdotto dovrebbe trasportare “nuovo” gas seguendo regole nuove concordate tra Russia e Germania direttamente. 

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto che il Nord Stream «fornirà gas attraverso la via più breve collegando direttamente i campi russi ai mercati europei senza rischi né interruzioni». Il trasporto gasifero attraverso il primo tratto Nord Stream è iniziato nel novembre 2011 con un portata di 27,5 miliardi di metri cubi di prodotto. L’apertura del secondo tratto è avvenuto 30 mesi dopo l’inizio dei lavori, con questo tratto la fornitura potrà raggiungere fino a 55 miliardi di metri cubi di gasper almeno i prossimi 50 anni. Dalla stazione di compressione di Portovayail gas sarà trasportato, senza bisogno di ulteriori compressioni, direttamente fino alla città tedesca di Lubmin lungo i 1224 kmche le separano passando sl fondo del Mar Baltico.

Di fatto, il gasdotto connette direttamente la Federazione russa e l’Unione europea attraverso il Baltico. L’import di gas dell’Ue nel 2009 sono state di 320 bcm e si prevede che arriveranno a 523 bcm nel 2030. Secondo i dati Iea, la domanda europea di gas crescerà di 211 bcm all’anno. Il Nord Stream potrà coprire da solo più di un quarto della domanda complessiva dell’Ue.

A livello societario Nord Stream è un consorzio internazionale in cui Gazprom possiede il 51%, le tedesche Basf Se/Wintershall holding Gmbh e E.On Ruhrgas Ag possiedono ciascuna il 15,5%, l’olandese Gasunie e la francese Gdf Suez ciascuna il 9%. Il Nord Stream nel suo complesso fa parte del Trans-European energy Networks.