di Luigi Medici L’ex presidente nigeriano Goodluck Jonathan e il suo ministro del petrolio, sono entrambi oggetto di un’indagine italiana in un grande caso di corruzione.
Secondo quanto riporta Koaci, la giustizia italiana ha annunciato un’indagine su 11 persone, tra cui i vertici dei giganti del petrolio Shell e Eni. In questa indagine, l’ex presidente nigeriano e il suo ministro del petrolio sono sospettati di aver ricevuto denaro per chiudere un contratto da 1,3 miliardi di dollari con Eni e Shell.
Avrebbero avuto un ruolo centrale in un accordo che ha permesso a Eni e Shell di ottenere un blocco di petrolio offshore in Nigeria per 1,3 miliardi di dollari nel 2011.
Jonathan ha smentito ogni accusa, il suo portavoce, Ikechukwu Eze, riporta Koaci, ha chiarito che in nessun momento l’ex uomo forte del paese avrebbe avuto incontri privati con i rappresentanti di Eni e che non c’è alcun conto estero. Anche le due società hanno negato qualsiasi responsabilità in materia.