La censura blocca film sul Biafra

180

NIGERIA – Lagos 18/04/2014. Dopo il successo del debutto, il film Half of a yellow sun a Lagos, il film sarebbe dovuto uscire nelle sale il 25 aprile.

Ma il film non è uscito in nessuna sala del paese. Sulla pagina facebook dell’Abuja Film Club, a firma di Grazia Okafor veniva pubblicato il seguente annuncio: «Cari amici, mi dispiace informarvi che l’uscita dell’attesissimo Half of a yellow sun in Nigeria è stata rinviata al 2 maggio 2014, a causa dei ritardi per la concessione dell nullaosta dalla censura. Ci scusiamo per il ritardo».
Secondo le linee guida del Nfvcb (l’ufficio censura), l’iter non dovrebbe durare più di due settimane, se si vuole una procedura accelerata occorre una tassa di centomila naira. I media nigeriani si sono scatenati nel cercare di comprendere i motivi del ritardo senza però venirne a capo. Il film, tratto dal romanzo di successo omonimo, scritto da Chimamanda Ngozi Adichie (a sinistra la copertina della prima edizione), che narra la guerra civile nel paese, ha già ottenuto una serie di premi.
Secondo il nigeriano Daily Post, il Nfvcb avrebbe vietato il film perché riporta alla luce «sentimenti tribali e questioni che hanno portato alla la guerra civile nigeriana (..) questioni assai delicate vista la situazione con Boko Haram». Secondo un servizio della Bbc il film non era «ufficialmente censurato». Inoltre i media locali insistono sulla mancanza di chiarezza nelle motivazioni del ritardo nella concessione del nullaosta. La casa produttrice nega che il film inciti alla violenza, pur sollevando questioni dolorose per la Nigeria. Ha negato il film è stato prevenuto e ha sottolineato che lui non vedeva come potesse incitare alla violenza .

Per il regista, Biyi Bandele, poi il film ha sollevato questioni che la Nigeria deve discutere: «Una delle ragioni per cui la Nigeria è più divisa di oggi, 40 anni dopo la fine della guerra, di quanto non lo fosse prima del suo inizio, è perché ci siamo rifiutati di parlarne».