NEPAL – Kathmandu. Le esportazioni verso la Cina sono salite di quattro volte nel corso dei primi quattro mesi dell’anno fiscale in corso, ha riferito un rapporto del Ministero dell’economia nepalese.
Tuttavia, l’aumento delle esportazioni resta insignificante rispetto alle importazione del paese dal vicino del nord con conseguente deficit commerciale enormi per il Nepal.
Secondo il Centro di Promozione del commercio e delle esportazione, l’export verso la Cina è salito a Rs 980 milioni (11,15 milioni dollari) in quattro mesi a partire da Rs 240 milioni nello stesso periodo dell’anno scorso. I settori in crescita sono: artigianato del ferro, prodotti di lana pashmina insieme ai prodotti alimentari tra cui farina di grano, pasta e cioccolato. Nello stesso periodo il paese ha importato merci per un valore pari a24.760 milioni di Rs che ha portato all’aumento del deficit commerciale del Nepal con la Cina a 23.780.000.000 di Rs. «Incrementando la partecipazione di imprenditori nepalesi a fiere in Cina oltre ad aumentare i turisti indiani si è contribuito ad alzare le esportazioni verso la Cina», ha riferito il The Kathmandu Post, che ha citato Rajesh Kaji Shrestha, presidente della camera di commercio Nepal-Cina.
A favorire l’export anche le agevolazioni fiscali su 7.787 prodotti nepalesi accanto a quelle degli altri paesi meno sviluppati e le previsioni vedono un aumento dell’export verso la Grande Muraglia nei prossimi mesi.
Gli operatori auspicano che le esportazioni verso la Cina aumentino ulteriormente una volta che il centro di snodo e comunicazione di Larcha entrarà in funzione. La costruzione del porto “secco” ha preso il via la scorsa settimana dopo che il Segretario al Commercio Lalmani Joshi e l’ambasciatore cinese in Nepal Yang Houlan hanno posato la prima pietra sul sito del progetto.