NATO. Nuove bombe nucleari in Turchia, Italia e Germania?

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L’Amministrazione Obama aveva preso in considerazione il ritiro della bomba nucleare B61 dall’Europa come parte dell’iniziativa del presidente Barack Obama per il disarmo nucleare, ma l’idea ha poi perso sostegno con il deteriorarsi delle relazioni con la Russia. Infatti, l’Amministrazione Obama approvò un programma del Pentagono per aggiornare le bombe nel corso del prossimo decennio per renderle più accurate, riporta The Guardian. Il piano è stato accolto con favore dalla Nuclear Posture Review dell’Amministrazione Trump, nonostante il fatto che il costo stimato delle 460 nuove bombe modello B61-12 – di cui 310 andranno negli Stati Uniti – sia raddoppiato negli ultimi anni, raggiungendo i 10 miliardi di dollari, è una parte dell’enorme aumento della spesa complessiva per la Difesa statunitense. 

Le bombe tattiche B61 sono dagli anni Sessanta in Germania, Paesi Bassi, Belgio, Italia e Turchia, diverrebbero testate nucleari B61-12,  quindi, dotate di un sistema di guida Gps. Secondo le stime del Congressional Budget Office, Washington prevede di spendere 25 miliardi di dollari tra il 2017 e il 2046 per la modernizzazione delle forze tattiche nucleari. La National Nuclear Security Administration del Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti, Doe/Nnsa, e l’Aeronautica Militare Usa hanno effettuato prove di volo per testare il sistema di lancio non nucleare della bomba a gravità B61-12 al Tonopah Test Range in Nevada. I test del 9 giugno, che sono stati ritenuti i primi nel loro genere, hanno cercato di prolungare la vita utile della bomba B61 rendendola compatibile con gli aerei di nuova generazione, tra cui il bombardiere B-2A Spirit e il jet stealth F-35: «La B61-12 Lep consoliderà e sostituirà le varianti di bombe B61 esistenti nelle scorte nucleari. La prima unità di produzione è in programma per il completamento nell’anno fiscale 2020» recita un comunicato del Doe / Nnsa uscito alla fine di giugno.

Il dispiegamento di queste nuove bombe sarà probabilmente discusso approssimo vertice Nato di Bruxelles, il prossimo 11 e 12 luglio. Si prevede che il primo lotto di B61-12 entrerà infatti, in servizio entro il 2020 negli Usa e nei paesi Nato che oggi ospitano le B61: Germania, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Turchia. 

Antonio Albanese