Al termine del Summit dei leader Nato a Madrid, il Primo Ministro britannico Boris Johnson ha promesso l’invio di esperti di cyber security in Bosnia Erzegovina su invito delle autorità federali di Sarajevo, con lo scopo di rafforzare la sicurezza e la stabilità del paese di area balcanica.
“Non possiamo permettere che i Balcani occidentali diventino per Putin un’altra are in cui perseguire interessi nocivi – ha detto Johnson nel comunicato sulla decisione di inviare personale di expertise militare a Sarajevo – la Russia intende rovinare tutti i passi avanti che sono stati fatti in questi trent’anni soffiando sul fuoco del nazionalismo e del separatismo.”
Il supporto di Londra alle autorità federali della Bosnia Erzegovina consiste in un piano di assistenza da 750mila dollari per un centro di cyber-sicurezza a Sarajevo. Questo aiuterebbe le autorità di Sarajevo a prevenire attacchi hacker soprattutto in vista delle elezioni generali, programmate per l’ottobre 2022.
Il tema del voto di ottobre in Bosnia Erzegovina è di grande interesse per un membro Nato in particolare, ovvero la Croazia. Zagabria da tempo preme per il sostegno della comunità internazionale ai tentativi di riforma a Sarajevo in modo da garantire un’equa rappresentanza ai cittadini di nazionalità croata.
Proprio il Presidente croato Zoran Milanović nel corso del vertice Nato ha messo in guardia gli altri leader dell’Alleanza atlantica sui rischi che la destabilizzazione nel paese confinante comporta per la Croazia e l’intera Europa: «gli eventi in Bosnia Erzegovina hanno un effetto diretto sulla nostra sicurezza nazionale. Speriamo che non sia troppo tardi per cambiare la situazione.»
L’annuncio del primo Ministro britannico è arrivato il 30 giugno, al termine del vertice Nato di Madrid. La Bosnia Erzegovina non fa parte della Nato, ma dei rappresentanti federali hanno preso parte ad alcuni incontri previsti per il Summit. Questo nonostante il fatto che uno dei tre Membri della Presidenza di Sarajevo, il rappresentante serbo Milorad Dodik, abbia forti legami con Mosca. Soltanto lo scorso 17 giugno Dodik ha incontrato Vladimir Putin in occasione del Forum economico di San Pietroburgo.
Carlo Comensoli