MYANMAR. Suu Kyi nega la pulizia etnica dei Rohingya

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«Nessuno mi ha detto che stavo per essere intervistata da un musulmano», ha detto Aung San Suu Kyi  dopo una intervista del 2016 con la reporter della Bbc Mishal Hussain.

Hussain, reporter britannico-pachistana, ha condotto l’intervista con un focus specifico sulle atrocità commesse contro i Rohingya. Nell’intervista, il leader del Myanmar ha rifiutato di riconoscere che vi fosse alcuna pulizia etnica dei musulmani Rohingya, giustificando la sua dichiarazione dicendo: «I musulmani sono stati presi di mira, ma anche i buddisti sono stati oggetto di violenze. C’è paura da entrambe le parti».

Il commento fuori campo è stato riportato da Peter Popham, giornalista del quotidiano The Independent e autore del libro “The Lady and the Generals” di recente pubblicazione.

Nell’intervista Aung San Suu Kyi, premio Nobel e leader de facto del Myanmar, ha negato che ci sia alcuna pulizia etnica della minoranza musulmana Rohingya nel paese. Suu Kyi , durante un’intervista alla Bbc, ripresa da Dawn, quando le è stato chiesto se si fosse mai preoccupati di essere ricordata come il premio Nobel e campione dei diritti umani che non è riuscita a bloccare la pulizia etnica nel suo paese, Suu Kyi ha negato categoricamente: «No, perché non credo che ci sia alcuna pulizia etnica in corso (…) pulizia etnica è un’espressione troppo forte da utilizzare per descrivere ciò che sta accadendo».

«Penso che ci sia un sacco di ostilità, e come ho appena sottolineato, si tratta di musulmani che uccidono musulmani» ha poi detto il premio Nobel, «È una questione di persone su diversi lati dello spartiacque, e stiamo cercando di chiudere questo divario nel miglior modo possibile», ha detto Suu Kyi.

The Lady”, come è nota, ha sconvolto le comunità internazionali negli ultimi mesi per il suo silenzio sullo sterminio dei Rohingya da parte dell’esercito del Myanmar.

Il mese scorso, il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha deciso di inviare una commissione d’inchiesta per indagare se le truppe regolari avessero commesso crimini contro l’umanità.

Tuttavia, il governo ha respinto l’inchiesta Onu dicendo che le indagini avrebbero solo “infiammato” tensioni.

Maddalena Ingroia