MYANMAR. L’avanzata ribelle fa vacillare il regime golpista

95
Screenshot

Dopo il crollo di fine giugno del traballante cessate il fuoco mediato dalla Cina, tra le forze in Myanmar, il ritorno alla guerra aperta e la perdita da parte dell’esercito della città di Lashio nello Shan settentrionale significano che la sorte del Myanmar è diversa da quanto si potesse ipotizzare nel 2023.

Tutto dipende semplicemente se la seconda fase della campagna 1027 avviata dall’alleanza della Fratellanza il 27 ottobre dell’anno scorso abbia innescato una valanga di inversioni accelerate e potenzialmente terminali per il regime golpista del Consiglio di amministrazione statale, o se, sostenuti da un altro cessate il fuoco sponsorizzato dalla Cina, l’esercito o il Tatmadaw, possano stabilizzare una situazione sempre più disperata, riporta AT.

Per tre aspetti fondamentali, le ultime ostilità nel Myanmar settentrionale hanno provocato un cambiamento radicale nel conflitto.

Il decisivo spostamento delle ostilità nel cuore della nazione guidato dalle Forze di difesa popolare etniche Bamar, militarmente capaci e in gran parte fedeli al Governo di unità nazionale dell’opposizione, è stato il primo e forse il più grande fattore di cambiamento.

Lanciata il 25 giugno, la Fase due è stata pianificata ed eseguita su tre fronti distinti dal punto di vista organizzativo e logistico: il “fronte autostradale”, richiedeva di prendere il controllo delle città di Nawnghkio, Kyaukme e Hsipaw, disposte lungo l’autostrada nazionale tra la capitale regionale di Lashio e Mandalay nel Myanmar centrale; compito svolto dal Fronte di liberazione nazionale etnico Palaung Ta’ang, Tnla, 11.000 uomini.

Le operazioni sul secondo fronte sono state intraprese dall’alleato della Fratellanza della Tnla, l’Esercito dell’Alleanza democratica delle nazionalità cinesi del Myanmar, Mndaa Kokang.

Da fine giugno a luglio, i combattimenti nello Shan sono stati aspri mentre le forze della Fratellanza, martellate da incessanti attacchi aerei, hanno assaltato e invaso una ventina di basi di battaglioni ben difese che proteggevano tutti e quattro i centri urbani.

All’inizio di agosto, i due alleati della Fratellanza avevano sostanzialmente assicurato i loro obiettivi chiave, anche se con alte perdite Si suppone un bilancio di almeno 5.000 morti e feriti da entrambe le parti.

Nuovo elemento critico della Fase Due è stato il terzo fronte occidentale spinto lungo la valle di Ayeyarwady. I combattimenti in questa zona si sono estesi dal centro minerario di rubini di Mogok a sud fino alla periferia della seconda città più grande del paese, Mandalay, con i Pdf Bamar a guidare l’avanzata.

Come nello stato di Shan, le avanzate dell’opposizione sono state duramente contrastate: le forze congiunte del Tnla e del Pdf non hanno finalmente messo in sicurezza Mogok fino al 24 luglio; più a sud, Singu, è caduta solo il 20 luglio.

Lo spostamento delle ostilità su larga scala nel cuore di Bamar è di fondamentale importanza. Offre connettività logistica e organizzativa tra le forze di opposizione in altre due zone chiave: a nord, le città fluviali di Tigyaing e Katha che rientrano nella sfera di influenza dell’Esercito per l’indipendenza Kachin, Kia, e a ovest, la città di Shwebo, che minaccia potenzialmente l’autostrada tra Shwebo e Mandalay.

Se nelle prossime settimane le forze di opposizione uniranno le avanzate dalla appena conquistata Nawnghkio lungo l’autostrada per minacciare la città di guarnigione di Pyin Oo Lwin, il cappio attorno all’antica capitale reale del Myanmar si stringerebbe sia da nord che da est.

La Fase Due ha messo a nudo i limiti netti dell’influenza cinese: dopo il crollo della tregua di Hai Geng, gli sforzi per mediare un’altra cessazione delle ostilità sono stati infruttuosi.

Tutti e tre i gruppi, incluso l’Arakan Army, Aa, traggono vantaggio in misura maggiore o minore dalla connettività transfrontaliera con la Cina e si sono dati da fare per sottolineare che salvaguarderanno gli interessi economici e infrastrutturali cinesi.

Allo stesso tempo, tutti e tre sono evidentemente intenzionati a dare priorità agli obiettivi di guerra che vanno ben oltre la garanzia di autonomia per le proprie regioni, includendo il supporto a vari livelli agli sforzi di Bamar per abbattere la dittatura militare.

La Cina è frustrata dal colpo di stato del 2021 che ha effettivamente affondato gli obiettivi economici e geostrategici a lungo termine di Pechino in Myanmar. Allo stesso tempo, Pechino non ha alcun interesse a facilitare il crollo del regime golpista, che porterebbe a Naypyidaw un Nug che Pechino vede come un cavallo di Troia per l’ingerenza occidentale.

Tutto ciò, tuttavia, ha contribuito a sottolineare l’importanza dello United Wa State Army, Uwsa, una delle più grandi milizie antidroga del mondo.

L’improvviso intervento della forza cinese, forte di 30.000 uomini, che in precedenza si era tenuta da parte dal caos post-golpe che aveva travolto il resto del paese è stato senza dubbio il terzo grande fattore di cambiamento innescato dalla Fase Due.

Le tribù Wa sono emerse come forza neutrale che godeva di buoni rapporti con entrambi i belligeranti, apparentemente per proteggere un ufficio di collegamento e altri interessi immobiliari, stabilendo una presenza militare significativa e facilmente rafforzabile nella capitale regionale dello Shan settentrionale. 

Non è ancora chiaro se la mossa sia stata mediata dalla Cina due giorni prima, quando il comandante dell’esercito del Myanmar, il generale Soe Win, stava partecipando a un incontro della Shanghai Cooperation Organization nella città cinese di Qingdao, e probabilmente stava supplicando i suoi ospiti di tenere a freno gli insorti e di fornirgli più munizioni.

Lo stratagemma dei Wa ha messo a nudo la sorprendente debolezza dell’esercito del Myanmar, facilitando l’entrata dell forze Wa e che potrebbero puntare alla creazione di una realtà autonoma e indipendente collegata con la Cina.

Luigi Medici

Segui i nostri aggiornamenti su Spigolature geopolitiche: https://t.me/agc_NW e sul nostro blog Le Spigolature di AGCNEWS: https://spigolatureagcnews.blogspot.com/