La rinascita del cinema in Mozambico

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MOZAMBICO – Maputo 25/04/2014. Fiorente negli anni Settanta e Novanta, il settore cinematografico del Mozambico, il più grande dell’Africa, è precipitato nell’abisso dopo la caduta della cortina di ferro e ora lentamente si sta riprendendo.

A Maputo si svolgono ora quattro festival annuali: Dockanema , Kugoma e The European Film Festival. La Settimana del Cinema Africano di Maputo ha tenuto la sua seconda edizione quest’anno dal 10-16 aprile mentre è previsto un nuovo festival nel nord della provincia di Nampula a testimonianza della rinascita del settore. Il film Virgem Margarida di Licínio Azeveda, narra la storia di un gruppo di donne di città deportate in un campo di rieducazione rurale nel 1970, ha vinto il plauso della critica nel 2012 ; stessa sorte hanno avuto altre opere di registi del paese, come João Ribeiro e Mickey Fonseca. Finanziamenti e opportunità derivanti da produzioni straniere hanno aiutato gli operatori del cinema del Mozambico a farsi conoscere dal mondo del cinema mondiale. Il cinema del Mozambico negli anni Settanta e Ottanta ha prodotto più di 500 film (16 millimetri e 35 millimetri), soprattutto documentari e cinegiornali. Centinaia di tecnici e cineasti operavano nel settore, tutti insieme diedero vita ad una visione post- coloniale unica nel continente africano. L’industria famosa per il suo cinema “del popolo e fatto dal popolo” si sta rialzando in piedi.