MOSTRE. Yan Pei-Ming pittore di storie

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Yan Pei-Ming, Pittore di storie è la mostra ospitata a Palazzo Strozzi dal 07 luglio al 03 settembre. «È, come annunciato nel sito di Palazzo Strozzi, la più grande mostra mai dedicata in Italia all’artista franco-cinese, parte del progetto Palazzo Strozzi Future Art sviluppato con la Fondazione Hillary Merkus Recordati. Nelle sue tele monumentali Yan Pei-Ming unisce storia e contemporaneità, celebri opere d’arte, personaggi pubblici e soggetti intimi».

Una mostra che va visitata per l’incredibile introspezione in formato gigante che induce a riflettere su cosa sia la storia oggi. In un mondo in cui l’imperialismo culturale tende e riscrivere la storia per tutti, Yan Pei-Ming la riscrive per se stesso. Sono profondi gli sguardi dei genitori che riflettono il cambiamento cinese da ieri, la rivoluzione culturale all’oggi dove la tradizione cinese unita alla modernità parla di potere.

Non manca nella rassegna uno sguardo all’Italia che viene rappresentata negli anni ’70 dello scorso secolo nella violenza contro Aldo Moro e Pier Paolo Pasolini. Le tinte del rosso per Aldo Moro e del bianco nero per Pasolini portano alla mente un paese insanguinato e pieno di pregiudizi.

Ancora più personale è la rappresentazione della Gioconda, una figura inserita in un nuovo contesto sempre in bianco e nero che resiste al tempo, alle intemperie e alla storia.

E tra le sue opere non poteva mancare un pensiero su quanto accade in Ucraina, un luogo cosparso di teschi in una terra rossa tinta dal sangue, intrisa di vite spezzate e in qualche modo urlanti.

La mostra, a cura di Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, «propone un percorso di oltre trenta opere che permettono di esplorare la ricerca dell’artista sulla relazione tra immagine e realtà, in un cortocircuito tra vita personale e storia collettiva, simboli e icone della cultura e della storia dell’arte tra Oriente e Occidente».

E sempre nella presentazione della mostra si legge: «Esplorando generi come il ritratto, il paesaggio, la natura morta e la pittura di storia, i suoi dipinti prendono vita a partire dal modello di immagini fotografiche estrapolate da fonti diverse, come immagini personali, copertine di giornali, stili cinematografici o celebri opere della storia dell’arte».

La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi come parte del progetto Palazzo Strozzi Future Art sviluppato con la Fondazione Hillary Merkus Recordati. Main supporter: Fondazione CR Firenze. Sostenitori: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Intesa Sanpaolo, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi. Con il contributo di Città Metropolitana di Firenze. Si ringraziano MASSIMODECARLO e Galerie Thaddeus Ropac.

Graziella Giangiulio – foto di Angela Deganis

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