MONGOLIA – Ulan Bator 24/03/2016. La compagnia petrolifera mongola ha deciso di abbandonare la Corea del Nord.
Secondo quanto riporta dal Korea JoongAng Daily, su pressioni della comunità internazionale la Hboil Jsc, società commerciale e petrolifera di Ulan Bator, ha deciso di lasciare la Corea del Nord dopo i test nucleari e i lanci di missili balistici. Hboil ha acquisito il 20 per cento della raffineria nordcoreana Sungri (in apertura) nel giugno 2013, valore circa 10 milioni dai dollari e a maggio 2014, ha aperto una joint venture a Pyongyang. La Mongolia ha stabilito legami bilaterali con il Nordcorea nel 1948, e dopo questa recente decisione, la già impoverita Corea del Nord sarà ulteriormente isolata dalla comunità internazionale. La Corea del Nord aveva attratto investimenti esteri per riprendere le operazioni a Sungri, che ha smesso di funzionare nel 2009, al fine di spingere il proprio sviluppo economico. L’accordo con la Mongolia, avviato quasi tre anni fa, era la prova che la Corea del Nord fosse in cerca di altri partner e investimenti oltre a quelli della Cina. Hboil aveva aperto nella seconda perte del 2014 il propio ufficio di rappresentanza a Pyongyang. Tuttavia, il continuo e inspiegabile ritardo nello sviluppo del progetto da parte del governo della Corea del Nord potrebbe aver indotto la Mongolia alla conclusione che non vi fosse alcun beneficio pratico nel perseguire il progetto. I legami bilaterali tra i due paesi erano già tesi da quando il presidente della Mongolia Tsakhiagiin Elbegdorj nel 2013 disse che la Mongolia non poteva sopportare la tirannia del Nord per sempre, durante il suo discorso alla Kim Il-sung University di Pyongyang: «Nessuna tirannia dura per sempre. È il desiderio della gente di vivere libera, che è la vera ed eterna potenza», aveva detto il presidente mongolo nel suo discorso. Dopo il suo intervento, Kim Jong-un aveva espresso disappunto e si era rifiutato di incontrare il presidente della Mongolia.