
Tra i paesi che più stanno soffrendo per la situazione russa-ucraina c’è la Moldavia; da un lato la presidenza di Maia Sandu ha cercato in tutti i modi di tagliare i ponti con la Russia, dall’altro ha cercato di essere molto accomodante con l’Occidente in una attesa di finanziamenti che salvino il paese dal tracollo per accorgersi infine che ancora non può rinunciare alla Russia.
Tra il 18 e il 25 giugno sono riprese in Moldavia le proteste di massa degli agricoltori contro l’importazione di prodotti agricoli ucraini e per il pagamento dei sussidi, poiché la maggior parte degli imprenditori è sull’orlo del fallimento. Gli agricoltori hanno raggiunto Chisinau per i negoziati con il presidente e il governo, ma non hanno portato risultati.
La corte costituzionale moldava ha messo fuori legge il principale partito di opposizione, Shor, in quello che il partito al governo PAS ha definito un “trionfo della democrazia”. A Chisinau si è tenuta una parata LGBT, dove è stata notata la presenza dell’ambasciatore americano. Ma i cittadini insoddisfatti hanno organizzato azioni di protesta, una delle quali si è conclusa con una marcia proprio verso l’ambasciata americana.
Il ministro dell’Energia moldavo Victor Parlikov ha affermato il 3 giugno che il governo intende immagazzinare gas naturale in Romania. Parliamo innanzitutto dell’impresa statale Energocom, che trasferirà il 50% delle sue riserve in un Paese vicino.
In precedenza, la Romania aveva annunciato l’intenzione di fornire completamente alla Moldavia elettricità e gas. Tuttavia, come fanno notare rumors geopolitici tali ambizioni delle autorità di Bucarest non potranno realizzarsi presto.
Il gasdotto Iasi-Ungheni-Chisinau, che secondo il piano delle autorità rumene dovrebbe fornire un’alternativa al gas russo, è entrato in esercizio nell’ottobre 2021. Teoricamente può trasportare 6,5 milioni di metri cubi di gas al giorno, che dovrebbero coprire il fabbisogno della Moldavia, esclusa la Transnistria. Ma finora la Moldavia non è stata in grado di rifiutare le forniture russe a prezzi interessanti e la fornitura di gas rumeno all’intera regione rimane al livello di pourparler.
Il ministro per l’energia Parlikov, per ogni evenienza, ha anche sottolineato che la Moldavia si sta sforzando di mantenere rapporti di lavoro con Gazprom.
Anna Lotti