Mobilitazione in Costa d’Avorio

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COSTA D’AVORIO – Yamoussoukro 16/12/2014. Le forze di sicurezza ivoriane hanno iniziato il 16 dicembre un importante dispiegamento alla frontiera nord occidentale del Paese.

Tale dispiegamento ha seguito di poco la denuncia da parte dell’ong Human Rights Watch indicante che la situazione di sicurezza nel nord del Paese era vicina al collasso e che il governo aveva sinora fallito nel proteggere le popolazioni della regione. Secondo la sezione per l’Africa occidentale dell’ONG, le popolazioni locali vengono spesso assalite da bande armate e nonostante le denunce alle autorità, nella maggior parte dei casi, a queste non fa seguito una procedura legale.
Il caso ha voluto che il giorno stesso della denuncia fatta dall’ONG, l’esercito ivoriano ha iniziato il dispiegamento di un dispositivo di rafforzamento nella zona.
È utile ricordare che il nord del Paese è in crisi dalla guerra civile del 2002. Proprio in quell’anno, i ribelli delle Forces Nouvelles hanno man mano conquistato tutto il nord del Paese e nel 2011 hanno rappresentato l’ossatura principale delle forze per l’accesso al potere da parte dell’attuale presidente Alassane Ouattara. Nel corso del processo di pacificazione del Paese, molti di questi ribelli sono stati integrati all’interno delle Forces républicaines de Côte d’Ivoire – FRCI. Quelli rimasti continuano però a saccheggiare o ad assalire le popolazione locali. In particolare, la pratica maggiormente impiegata e la più redditizia è quella dei coupeurs de routes, ovvero posti di blocco non autorizzati dove vengono richiesti ai mezzi di passaggio dei pedaggi per poter continuare su quella strada. Questo ha spesso l’effetto di ridurre gli scambi commerciali (basti pensare al cacao, al caffè o ai frutti dei palmeti per l’olio che devono transitare dal nord verso sud) e di derrate alimentari.
Il Ministro della difesa ivoriano, Paul Koffi Koffi, e il Capo di Stato maggiore della Difesa, Soumaila Bakayoko, hanno entrambi confermato la mobilitazione e la messa in allarme delle truppe delle FRCI per aumentare ulteriormente il dispositivo di sicurezza nella zona. Bisognerà osservare con attenzione gli sviluppi di una situazione complicata al nord, in maggioranza musulmano, se le forze inviate dal governo di Yamoussoukro saranno essenzialmente provenienti dal sud.