Missili russi o cinesi in Turchia?

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Ankara annuncerà ai primi di luglio l’acquisto di sistemi d’arma con una spesa di 5,5 miliardi di dollari.

Si tratta dell’acquisto di sistemi missilistici, commessa del valore di 4 miliardi di dollari per la quale stanno partecipando aziende cinese , europee, statunitensi e russe. Nel frattempo, l’industria navale turca sta gareggiando per aggiudicarsi na cammessa di1,5 miliardi di dollari per la costruzione di corvette.

La presenza di aziende russe e cinesi ha messo in allarme la Nato. Le aziende interessate alla selezione che dovrebbe avvenire il 4 luglio prossimo sono le statunitensi Raytheon e Lockheed Martin (sistema Patriot) l’Eurosam (sistema Samp/T Aster 30); le russe Rosoboronexport (sistema S-300 e S-400) la cinese Cpmiec (sistema Hq-9).

Dell’Eurosam fanno parte Mbda (unione di Bae Systems, Finmeccanica e Eads) e la francese Thales.

I membri del comitato governativo che dovrà scegliere sono: il premier Erdogan, il ministro della Difesa Yilmaz, il Capo di Stamo maggiore della Difesa, Gen. Ozel; il capo del sottosegretariato all’industria della Difesa, Bayar.

Il rischio percepito dalla Nato starebbe nell’accessibilità a dati riservati se venissero scelte imprese russe e cinesi, oltre che la non compatibilità con il resto dei sistemi missilistici alleati. Nonostanrte le critiche, la Turchia ha però fatto sapere di non voler estromettere nessun concorrente perché il sistema missilistico nazionale è indipendente dal progetto alleato di voler progettare e costruire uno scudo missilistico.

Per quel riguarda la costruzione delle corvette, cacando al comparto cantieristico turco, partecipano la Rmk Marine e la Dearsan.