Risorge la preoccupazione nipponica?

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GIAPPONE – Tokyo 29/07/2015. L’ex primo ministro giapponese Tomiichi Murayama ha criticato il 29 luglio le altalenanti dichiarazioni del primo ministro uscente Shinzo Abe su drammatiche questioni storiche che hanno creato preoccupazioni e sospetti nei paesi limitrofi.

Murayama ha detto, riporta l’agenzia cinese Xinhua, che le osservazioni di Abe, come la negazione delle aggressioni nipponiche in Asia mettendo in discussione la definizione di aggressione, hanno sollevato preoccupazioni e dubbi sulla possibilità che Tokyo ripeta gli stessi passi dell’epoca. L’ex primo ministro, in una conferenza stampa presso la sede della stampa estera nipponica, ha detto che è l’unico modo per il Giappone per riconquistare la fiducia dei suoi vicini onde evitare l’isolamento, è dimostrare che non intende ripetere gli errori del passato.
Abe starebbe per fare la sua nuova dichiarazione in occasione del LXX anniversario della fine della Seconda guerra mondiale propria per minimizzare le politica seguita all’azione di Murayama che era riuscito ad attenuare la responsabilità del Giappone per le sue barbarie in tempo di guerra. Secondo indiscrezioni locali, Abe dovrebbe parlare in forma non ufficiale, in modo che le sue parole non debbano essere soggette all’approvazione del Governo. La dichiarazione di Murayama, ammissione di colpa e impegno a non ripetere azioni violente della guerra, del 1995 è stato approvato dal Governo di allora, e quindi rappresenta la posizione ufficiale del governo giapponese. Murayama ha aggiunto che è inammissibile reinterpretare la Costituzione per dare via libera alle Self-Defense Forces del Giappone di esercitare il diritto di difesa collettivo, dicendosi preoccupato per l’iniziativa della coalizione che sostiene il governo Abe tesa allo smantellamento dei conti della sicurezza incurante delle conseguenze.