
Il 3 giugno, il Marocco ha presieduto una sessione plenaria sulla garanzia del diritto di accesso dei migranti ai servizi di base, nell’ambito della seconda revisione regionale del Patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare – Patto di Marrakech – che si è tenuto al Cairo il 3 e il 4 luglio.
La sessione plenaria è stata caratterizzata dalla presenza di rappresentanti di governi arabi, organizzazioni internazionali, istituzioni e ONG interessate alle questioni migratorie, riporta Map.
Intervenendo in questa occasione, il Direttore delle Questioni Globali del Ministero degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini all’Estero, Ismail Chekkouri, ha sottolineato l’importanza dell’effettiva attuazione dell’Obiettivo 15 del Global Compact, che consiste nel lavorare per garantire il diritto di soggiorno dei migranti accesso ai servizi di base.
Le sfide e le crisi che la regione araba deve affrontare non hanno impedito a questi paesi, in particolare al Marocco, di fare progressi, attuando programmi e sviluppando buone pratiche in grado di consentire ai migranti l’accesso ai servizi sanitari di base, come la sanità, l’istruzione e la formazione professionale.
Intervenendo ad una sessione sui percorsi migratori regolari, Chekkouri ha sottolineato l’interesse vitale che il Regno del Marocco ripone nell’attuazione degli obiettivi nobili e pragmatici del Patto Globale per una Migrazione Sicura, ordinata e regolare, in conformità con le Alte Linee Guida contenute nel messaggio reale inviato da Sua Maestà il Re Mohammed VI alla Conferenza Intergovernativa per l’adozione del Patto tenutasi a Marrakech nel dicembre 2018, e in cui il Sovrano aveva sottolineato che “il Global Compact non è fine a se stesso. Ha senso solo attraverso la sua effettiva attuazione”.
In questo senso, ha ricordato l’approccio del Marocco che dà il primato ai principi del dialogo, della cooperazione e della solidarietà con i suoi partner e mira a sancire i principi della governance regionale e internazionale vantaggiosa per tutte le parti, sulla base di un accordo con impegni chiari.
A questo proposito, ha chiesto sforzi congiunti per evidenziare il contributo positivo dei migranti al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile 2030 delle Nazioni Unite e alla lotta contro l’aumento dell’odio, del razzismo e della discriminazione nei confronti di questa categoria.
La seconda revisione regionale del Global Compact per una migrazione sicura, ordinata e regolare è organizzata dalla Lega araba, dalla Commissione economica e sociale per l’Asia occidentale (ESCWA) e dalla Rete migratoria delle Nazioni Unite.
Redazione
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