MIGRANTI. Le domande di asilo passano da 6.000 a 70.000 in Messico

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Messico: le richieste di asilo sono aumentate da 6.000 a 70.000 in un anno. Il ministro degli Esteri Marcelo Ebrard ha condannato i provvedimenti degli Stati Uniti, in cui si indica che il Messico ha cambiato la sua politica di immigrazione.

Le richieste di asilo in Messico sono aumentate di più di dieci volte in un anno passando da 6.000 a 70.000 richieste, ha detto il ministro degli Esteri Marcelo Ebrard ad una riunione del partito del Movimento Rigenerazione Nazionale, Morena, al Senato.

«Da un anno ad ora, in Messico, le domande  approvate sono passate da 6.000 a oltre 70.000. Inoltre, stiamo aiutando il Comar (Commissione messicana di assistenza ai rifugiati, autorità dello stato), perché non hanno le strutture» ha detto il ministro, ripreso da Telesur.

Il capo della diplomazia messicana ha condannato i provvedimenti degli Stati Uniti, in cui si indica che il Messico ha cambiato la sua politica sull’immigrazione dopo che il presidente Donald Trump ha minacciato lo scorso giugno di imporre tariffe sulle esportazioni messicane, se questo paese non avesse contenesse le carovane di centroamericani che fuggivano dalla violenza e dalla povertà.

«È una falsità che non vogliamo far dire a nessuno, non è colpa dei numeri, se i rifugiati sono cresciuti 10 volte, e per questo si sostiene quindi che il Messico abbia cambiato la sua politica e se c’è una politica di chiusura, lì è l’errore», Ebrard ha risposto alle accuse degli Stati Uniti. 

Dopo le enormi carovane della fine del 2018 e l’inizio del 2019, il presidente Donald Trump aveva minacciato il Messico di sanzioni commerciali se non avesse adottato misure per fermare l’ondata migratoria. 

La scorsa settimana, una carovana è arrivata nella città meridionale di Tapachula, attraversando il fiume Suchuiate, un confine naturale con il Guatemala e un altro gruppo di oltre un migliaio che è entrato attraverso un punto diverso.

Entrambe le carovane hanno ricevuto la risposta ufficiale dell’offerta di alloggi, posti di lavoro nel sud-est messicano e nei loro paesi di origine, dove questo paese finanzia programmi sociali, ma i centroamericani vogliono raggiungere il confine meridionale degli Stati Uniti.

Maddalena Ingroia