Trattato Mercosur – Ue al traguardo

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BRASILE – Brasile 03/05/2014. Il Brasile ha confermato che per la fine di maggio, o, al massimo, all’inizio di giugno, il Mercosur presenterà la sua proposta congiunta tariffaria all’Unione europea per la conclusione di trattato di cooperazione e commercio.

La dichiarazione è stata fatta dal ministro per lo Sviluppo, Industria e Commercio estero brasiliano, Mauro Borges, artefice del cambio di posizione argentino nell’aderire alla proposta comune per far avanzare i negoziati commerciali con l’Ue, considerata strategica dal presidente Dilma Rousseff per le economie del blocco economico sudamericano.
Borges ha anche confermato che la proposta Mercosur coprirà il 90% del commercio bilaterale con l’Ue e ha inoltre sostenuto che si parla di accordi analoghi con altre regioni del globo.
«Sarebbe molto interessante avere una zona di libero scambio in tutto il continente sud americano, o un accordo commerciale di ampia portata con il Messico (seconda economia più grande dell’America latina, dopo il Brasile), che vada oltre l’attuale accordo sul settore automobilistico».
Tuttavia Borges ha rilevato che questo tipo di accordi «non può essere fatto solo per aumentare il surplus commerciale».
Il vicepresidente dell’Uruguay, Danilo Astori, ha detto che è «cruciale e molto importante» per la regione raggiungere un accordo commerciale con l’Unione europea. Il fatto che gli Stati Uniti e l’Unione europea stiano vivendo un simile iter per un analogo accordo avviato oltre due decenni più tardi di quello del Mercosur (1999), l’emergere dell’Alleanza del Pacifico e il suo dinamismo, ha costretto il Mercosur a raddoppiare gli sforzi per andare avanti, ha spiegato Astori, in un incontro tenuto presso la Federazione delle industrie di San Paolo, Fiesp.
«Siamo molto vigili. L’accordo con l’Ue è una priorità essenziale anche per migliorare il funzionamento del Mercosur, che si trova ad affrontare molti problemi, compresi quelli istituzionali, lontani dallo spirito del Trattato di Asuncion, che ha creato il Mercosur nel 1991», ha detto Astori. In particolar modo il Brasile, che tradizionalmente ha difeso il proprio mercato e le proprie industrie, deve ora affrontare la sfida della Pacific Alliance (Cile, Perù, Colombia e Messico) che hanno un atteggiamento aperto verso i mercati globali, una politica più dinamica per attrarre scambi diretti esteri e per promuovere il settore privato.