MERCOSUR. Cultura: potente arma contro il razzismo

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I ministri della Cultura del Mercosur hanno firmato il 9 novembre a Belém una dichiarazione di condanna del razzismo, riaffermando così l’impegno del blocco a promuovere l’uguaglianza etnico-razziale e a combattere il razzismo nella regione

Come riporta Agencia Brasil, la proposta, scritta e avanzata dal Ministro brasiliano Margareth Menezes, che funge da presidente pro tempore del Mercosur Cultural, ritiene che la disuguaglianza razziale sia un problema strutturale da affrontare in tutta la regione.

La questione tocca sia le disuguaglianze economiche sia l’influenza delle dinamiche sociali, culturali e politiche, oltre a riconoscere il contributo delle popolazioni indigene e degli afrodiscendenti alla formazione sociale e all’identità culturale dei paesi del Mercosur.

La proposta definisce anche la creazione della campagna Mercosur senza razzismo e lo sviluppo di politiche culturali specifiche per le popolazioni indigene e i popoli delle comunità tradizionali per combattere le disuguaglianze e il razzismo.

Menezes ha sottolineato che è giunto il momento che i paesi intensifichino le loro campagne contro il razzismo. «Attraverso la cultura possiamo sensibilizzare, possiamo andare più in profondità, soprattutto come strumento per combattere la discriminazione, la misoginia, il razzismo e lottare per i diritti anche delle donne, delle persone che ne hanno più bisogno. La cultura è uno strumento potente in questo senso», ha affermato.

I paesi si sono impegnati a rafforzare la cooperazione per garantire il pieno esercizio dei diritti economici, sociali, culturali, civili e politici delle persone discriminate. Oltre ad adottare un’azione affermativa con una prospettiva di genere come strumento per combattere le disuguaglianze razziali e promuovere la democrazia.

Il Mercosur Culturale riunisce Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Venezuela, sebbene l’adesione di quest’ultimo sia stata sospesa dal 2017. Comprende anche gli stati associati Cile, Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia, che è in procinto di aderire al blocco.

Durante l’incontro di giovedì, il Brasile ha consegnato al Paraguay la presidenza pro-tempore del blocco dei ministri della Cultura. L’incontro durerà fino a domenica e riunirà più di 500 imprenditori culturali in incontri d’affari, attività formative, dibattiti e presentazioni. 

Anna Lotti

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