MEDITERRANEO ORIENTALE. Parigi vuole le sanzioni contro Ankara

133

La Francia ha appoggiato gli appelli di Cipro affinché l’Unione Europea prenda in considerazione l’imposizione di sanzioni più severe alla Turchia, se il governo turco non sospenderà la ricerca di riserve energetiche nelle acque del Mediterraneo orientale, dove Cipro e la Grecia rivendicano diritti economici esclusivi.

Il ministro francese per gli Affari europei, riporta Arab Weekly, Clement Baume ha detto che le sanzioni dovrebbero essere tra le opzioni che il blocco dei 27 membri considera di utilizzare se la Turchia continua a «mettere in pericolo la sicurezza e la sovranità di uno Stato membro (…) Crediamo che l’Unione Europea debba essere pronta ad attivare (…) tutti gli strumenti disponibili e certamente a ricorrere alle sanzioni, se gli sviluppi non procederanno in una direzione positiva», ha detto Baume dopo i colloqui con il ministro degli Esteri cipriota Nikos Christodoulides a Nicosia.

I leader dell’Ue sono pronti a tenere un summit tra pochi giorni per discutere come rispondere al rifiuto della Turchia di richiamare una nave da ricerca scortata da una nave da guerra che ha inviato in una parte del Mediterraneo orientale che la Grecia sostiene essere al di sopra della sua piattaforma continentale. La disputa ha scatenato tensioni militari tra i due alleati della Nato.

Le tensioni sono sembrate allentarsi nell’ultima settimana, con funzionari greci e turchi che hanno avuto contatti dopo che la Turchia ha temporaneamente ritirato la nave da ricerca. Ma Ankara ha prolungato la ricerca di gas nelle acque a sud-est di Cipro fino a metà ottobre.

La Turchia non riconosce Cipro divisa come Stato e insiste sul fatto di avere tutto il diritto di cercare idrocarburi nel Mediterraneo orientale. I funzionari ciprioti insistono che l’Ue non dovrebbe stabilire “due pesi e due misure” imponendo sanzioni contro la Bielorussia per presunte frodi elettorali e brutalità della polizia, evitando di farlo quando la Turchia continua la sua esplorazione a spese dei membri dell’Ue.

Beaume ha detto che l’Ue non può accettare le azioni turche e che la Francia si è “impegnata” a risolvere la questione facendo sentire la sua presenza militare nel Mediterraneo orientale a sostegno dei suoi partner dell’Unione.

Luigi Medici