MARTE. Pianeta Rosso dagli occhi a mandorla

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La prima sonda cinese su Marte, Tianwen-1, entrerà nell’orbita del pianeta rosso a febbraio, come previsto, ha detto l’agenzia spaziale nazionale cinese, Cnsa. Dopo il lancio avvenuto il 23 luglio dello scorso anno, la sonda è già a 130 milioni di chilometri dalla Terra e deve percorrere altri 8,3 milioni di chilometri per raggiungere il Pianeta Rosso, dove dovrebbe atterrare a maggio.

Prima di raggiungere l’orbita di Marte, Tianwen-1, che è in condizioni stabili, decelererà, riporta Efe. Dopo essere arrivata in prossimità del quarto pianeta dal Sole, la sonda impiegherà dai due ai tre mesi per individuare il luogo più favorevole per atterrare sulla sua superficie.

Il Cnsa aveva detto nell’ottobre dello scorso anno che il sito selezionato per l’atterraggio della sonda è Utopia Planitia, una grande pianura all’interno di Utopia, il più grande bacino d’impatto riconosciuto su Marte e nel sistema solare. Secondo i geologi, il sito potrebbe essere il fondo di un antico oceano.

La navicella spaziale pesa cinque tonnellate ed è composta da una capsula di atterraggio e da un orbiter e trasporta un rover a bordo. L’atterraggio morbido è la parte più difficile della missione e consiste in un processo che dura dai sei agli otto minuti durante il quale il Tianwen-1 opererà autonomamente. Dopo l’atterraggio, la sonda dispiegherà il rover che si muoverà intorno a Marte per circa tre mesi terrestri per effettuare rilievi scientifici mentre l’orbiter assicura la comunicazione con la Terra.

Se la missione avrà successo, la Cina diventerà il secondo paese ad operare un rover su Marte dopo gli Stati Uniti, che hanno inviato quattro rover. I compiti del rover comprendono lo studio della morfologia, della struttura geologica, delle caratteristiche del suolo, della distribuzione dell’acqua congelata in prossimità della superficie, della composizione e delle condizioni climatiche di quella superficie e della ionosfera atmosferica, nonché l’analisi dei campi magnetici e della struttura interna del pianeta.

Il nome della missione deriva dal poema Tianwen (Domande al cielo) scritto da Qu Yuan (circa 340 a.C. – 278 a.C.), uno dei più grandi poeti della Cina antica. Pechino ha investito molto nel suo programma spaziale negli ultimi anni. Nel gennaio 2019 è riuscita a far atterrare la sonda Chang’e-4 sul lato opposto della Luna, una pietra miliare mai raggiunta prima nella storia dell’esplorazione lunare. Entro il 2030 il Paese asiatico ha in programma di inviare un’altra sonda più grande su Marte per raccogliere campioni e riportarli sulla Terra e ha anche l’obiettivo di inviare in futuro l’uomo sul pianeta rosso.

Maddalena Ingroia