Tensioni marocchino-svedesi

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MAROCCO – Rabat 06/10/2015. Proseguono le tensioni tra Marocco e Svezia a causa della posizione della Svezia sulla questione del Sahara Occidentale.

Decine di migliaia di persone hanno infatti manifestato il 4 ottobre in davanti all’ambasciata svedese a Rabat per protestare contro la politica della Svezia che desidera riconoscere la Repubblica democratica araba saharawi.
Oltre 40mila manifestanti, secondo gli organizzatori, provenienti da varie regioni del paese, hanno gridato slogan come “Non toccate il mio paese” e “Il Sahara è marocchino e rimarrà marocchino”. L’evento era stato organizzato dall’Organizzazione marocchina per la cittadinanza e la difesa dell’integrità territoriale e da diverse altre organizzazioni espressione della società civile. L’ambasciata svedese è stato rapidamente messa in sicurezza dalle forze di sicurezza di Rabat. Il Sahara occidentale è questione politica primaria in Marocco, tanto che i manifestanti si sono detti disposti “a combattere fino alla morte” per difendere la causa. Si oppongono fortemente all’interferenza del governo svedese sulla questione. Il 1° ottobre, il governo marocchino aveva annunciato che avrebbe boicottato tutte le aziende e i prodotti svedesi per protestare contro la posizione di Stoccolma ritenuta aggressiva. Un disegno di legge presentato lo scorso settembre dai membri del Partito socialdemocratico svedese dei lavoratori prevede il riconoscimento della repubblica saharawi ha danneggiato le relazioni tra i due paesi. Il ministero degli Esteri della Svezia ha confermato all’agenzia svedese Tt la realtà della manifestazione e di aver chiesto agli svedesi presenti in Marocco di evitare l’area intorno all’ambasciata nella capitale marocchina; notizia poi ampliata dal quotidiano Expressen. Il ministro degli esteri svedese Margot Wallström aveva confermato il 1à ottobre che la politica della Svezia sul Sahara Occidentale è stata oggetto di una revisione interna: «Il governo non vuole anticipare questo esame. Pertanto, la questione del riconoscimento non è attualmente sul tavolo», riporta l’edizione svedese del quotidiano The Local. Il ministro ha poi anche negato che la Svezia stesse boicottando le esportazioni dal Marocco.