Il Marocco detiene circa il 70% delle riserve mondiali di roccia fosfatica, fondamentali per la produzione di fertilizzanti e materiali per batterie; si tratta di una potenzialità economica elevata. Rabat ha un oltre 50 miliardi di tonnellate di fosfati, mente ad esempio la Cina avrebbe riserve di soli 3,2 miliardi di tonnellate. La roccia fosfatica è la materia prima principale utilizzata per produrre vari composti fosfatici.
I principali depositi di roccia fosfatica sono concentrati nella regione centrale attorno a Khouribga, circa 120 km a sud di Casablanca nell’area di Chaouia; nella regione meridionale di Oued Eddahab-Lagouira vicino a Boucraâ; e nella regione centro-occidentale attorno a Youssoufia, circa 80 km a sud-est di El Jadida nell’area di Doukkala-Abda. Queste regioni ospitano alcune delle miniere di fosfato più produttive ed estese al mondo, riporta BneIntelliNews.
Il Marocco vanta anche significative riserve di altri minerali preziosi. Il paese è ricco di minerali come piombo, zinco e argento, che contribuiscono in modo sostanziale al suo settore minerario. È un importante esportatore di concentrati di piombo e zinco, con attività minerarie concentrate in regioni come i Monti dell’Atlante. Inoltre, il Marocco ha notevoli riserve di barite e fluorite, utilizzate in varie applicazioni industriali. Possiede anche importanti depositi di rame, manganese e antimonio e ha notevoli attività di estrazione dell’oro. Inoltre, il Marocco è un importante produttore di gesso e argilla, essenziali per l’edilizia e per usi industriali.
È il principale esportatore mondiale di fosfato grezzo e il quarto esportatore di fertilizzanti a livello globale, secondo l’ONU. Nel 2021, il paese nordafricano si è classificato al 19° posto nel mondo e al primo in Africa per lo sfruttamento dell’argento, al settimo posto nel mondo e al secondo in Africa per la fluorite, al terzo posto nel mondo e al primo in Africa per la barite e all’11° posto nel mondo e al terzo in Africa per il cobalto.
Per i fertilizzanti, la roccia fosfatica viene trasformata in prodotti come l’acido fosforico e vari sali di fosfato. Questi composti sono essenziali per la crescita delle piante e la produttività agricola. Le riserve di fosfati del Marocco svolgono un ruolo fondamentale nella sicurezza alimentare globale. L’Office Chérifien des Phosphates – Ocp è una forza importante nel mercato globale dei fertilizzanti, in particolare in Africa, dove ha fornito il 54% di tutti i fertilizzanti nel 2020.
Con l’investimento di 10 miliardi di dollari da parte dell’Ocp nella produzione di fertilizzanti, la produzione del Marocco ha raggiunto 12 milioni di tonnellate di fertilizzanti nel 2023. Il valore stimato delle riserve di fosfati del Marocco, che può arrivare fino a 15 trilioni di dollari, sottolinea la sua importanza per l’agricoltura globale.
Per i materiali delle batterie, la roccia fosfatica viene utilizzata per produrre litio ferro fosfato, Lifepo4, un componente chiave nelle batterie agli ioni di litio per veicoli elettrici e sistemi di accumulo di energia. La doppia importanza della roccia fosfatica evidenzia il potenziale impatto del Marocco sull’agricoltura e sui settori dei veicoli elettrici.
La Cina è stata il principale produttore di roccia fosfatica nel 2023, producendo 90 milioni di tonnellate. Il Marocco, con 35 milioni di tonnellate di roccia fosfatica prodotte quell’anno, è il secondo produttore mondiale. Nonostante ciò, le riserve del Marocco, molto più grandi di quelle della Cina, rappresentano un’importante opportunità per migliorare il suo ruolo nella filiera mondiale del fosfato, soprattutto alla luce della crescente domanda di materiali per batterie.
L’Fmi stima che l’economia marocchina sia cresciuta del 3% nel 2023 e prevede una crescita del 3,1% nel 2024 e del 3,3% l’anno prossimo. Si prevede che la dimensione complessiva dell’economia raggiungerà i 152 miliardi di $ nel 2024 e il paese ha 37,3 milioni di abitanti. Il reddito pro capite è di 4.077 $ nel 2024. L’inflazione è al 2,1% e il paese ha un rapporto debito pubblico lordo/PIL del 70% nel 2024, ragionevolmente alto per gli standard africani.
Il settore minerario in Marocco, compresi rame e argento, rappresenta il 10% del Pil, con il 90% proveniente dai fosfati. Rappresenta circa il 20% delle esportazioni del paese. Nel 2023, il Marocco ha registrato un calo del 34% nelle esportazioni di fosfati e dei suoi derivati, compresi i fertilizzanti, a 7,6 miliardi di dollari. Il calo è stato dovuto principalmente a un calo dei prezzi internazionali dei fertilizzanti.
Gli investimenti nell’industria mineraria sono aumentati costantemente, raggiungendo i 950 milioni di dollari nel 2022. Il settore è responsabile della maggior parte del trasporto merci via mare e su rotaia del paese.
La posizione strategica del Marocco sull’Oceano Atlantico e sul Mar Mediterraneo supporta ulteriormente il suo potenziale. Il porto di Tanger Med, vicino allo Stretto di Gibilterra, è il porto più grande dell’Africa e si classifica al quarto posto a livello mondiale per efficienza operativa. Ciò rafforza la capacità del Marocco di sfruttare le sue risorse di fosfato per i mercati dei fertilizzanti e delle batterie.
Inoltre, nella regione del Sahara Occidentale, la miniera di Bou Craa, gestita dallOcp, è una delle più grandi operazioni di estrazione di fosfati al mondo. Situata nella parte meridionale del territorio, produce una parte sostanziale della roccia fosfatica del Marocco.
Il governo marocchino vuole sfruttare le risorse naturali e la posizione strategica del paese per potenziare il suo settore manifatturiero, divenendo un attore chiave nella trasformazione globale della produzione e della lavorazione dei minerali per batterie, con importanti impianti di batterie per veicoli elettrici; in quanto nono produttore mondiale di cobalto, il Marocco vuole anche sfruttare le sue riserve di cobalto per supportare la filiera delle batterie ricaricabili.
A marzo 2024, il paese ha istituito la sua prima zona industriale dedicata alla produzione di batterie per veicoli elettrici, la Jorf Industrial Accelerator Zone, con investimenti iniziali per un totale di 2,3 miliardi di dollari, situata 100 km a sud di Casablanca.
A luglio 2024, la britannica Critical Mineral Resources ha firmato un’opzione esclusiva per acquisire il progetto Igli, un’impresa di argento e rame di alta qualità situata nella regione dell’Anti-Atlante in Marocco.
Nello stesso mese, la canadese Genius Metals ha dichiarato di aver stipulato un accordo di opzione con Société Bleida Mineral Resources per acquisire una quota del 100% nel progetto di prospezione di rame e oro a sud-est di Ouarzazate.
Lucia Giannini
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