MAR CINESE ORIENTALE. Tokyo pronta a usare l’esercito sulle Senkaku contro Pechino

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Ripubblichiamo il pezzo che accompagna sul podcast dell’ultima puntata di Risiko.

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La contesa tra Cina e Giappone in merito alla sovranità delle Isole Senkaku, conosciute come Isole Diaoyu in Cina, risale agli anni Settanta, quando nella zona del piccolo arcipelago sono stare scoperte risorse petrolifere e gasifere. Alla fine del 2012 la situazione si è inasprita in ragione dell’acquisto da parte del governo giapponese di tre isole da parte di un privato.

Questo fatto ha scatenato le proteste cinesi che si sono tramutate anche in attività violente contro la presenza nipponica nel paese, sopratutto quella industriale.

Pechino afferma, in estrema sintesi, che quelle isole sono state sempre storicamente parte della terra cinese e quindi l’eventuale scorrere del tempo e i trattati non sono di fatto validi.

Nel 2016 sulla questione è intervenuto anche un Tribunale indipendente stabilendo che, sulla base della Law of the Sea Convention istituita nel 1982 dalle Nazioni Uniti, la pretesta avanzata dalla Cina è di fatto illegittima, in quanto Pechino non può rivendicare la propria sovranità nel Mar Cinese Meridionale.

Nonostante ciò, la Cina negli ultimi anni ha di fatto militarizzato la zona del Mar Cinese Meridionale, costruendo piste di lancio e porti sulle numerose isolette dell’area, andando a ledere non solo i diritti del Giappone ma anche i Trattai internazionali e il diritto degli altri Paesi di navigare in quelle acque.

La risposta del Giappone si è fatta sentire lo scorso maggio, con la decisione di schierare l’esercito a presidio delle isole in modo da evitare di perderne il controllo. Oltre a ciò, il Primo Ministro giapponese,Yoshihide Suga, di recente ha ricordato all’Amministrazione Biden che la difesa delle Isole Senkaku rientrano nel Trattato di mutua cooperazione tra Stati Uniti e Giappone, chiedendo di fatto l’intervento degli Stati Uniti in questa disputa.

Con gli eserciti schierati, le crescenti tensioni geopolitiche nel Mar Cinese Orientale rischiano di sfociare in un conflitto su scala internazionale.

Buon ascolto…

Cristina Del Tutto