MAR CINESE MERIDIONALE. Si avvicina la battaglia di Taiwan

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La legislazione cinese più recente ha aperto la strada alla mobilitazione di risorse civili per la guerra, con il Partito Comunista Cinese a cui è stato dato un maggiore controllo rispetto al passato sulla pianificazione e mobilitazione militare.

Le leggi includono quella sulla mobilitazione della difesa nazionale, quella sulla difesa aerea civile, quella sul trasporto della difesa nazionale e quella sull’istruzione della difesa nazionale. Gli emendamenti sono stati approvati il 23 ottobre dal comitato permanente del Congresso Nazionale del Popolo.

I cambiamenti comportano che l’economia, la scienza e la tecnologia, i trasporti, la difesa aerea e le entità politiche possono essere facilmente convertite per uso militare in una situazione di guerra. Il Comitato centrale del Pcc, guidato dal presidente Xi, avrà ora una maggiore voce in capitolo nella Commissione per la mobilitazione della difesa nazionale, che in precedenza era co-gestita dal Consiglio di Stato e dalla Commissione militare centrale del Partito, riporta AT.

Questi cambiamenti si sovrappongono alle dichiarazioni sulla “riunificazione” con Taiwan da parte dei funzionari del partito, così come le discussioni dei think tank cinesi sull’argomento.

Più di 100 accademici cinesi hanno recentemente tenuto un seminario “Riunificazione nazionale e ringiovanimento cinese” a Yichang, nella provincia di Hubei, dove stato suggerito che i taiwanesi pro-riunificazione avrebbero il diritto di amministrare Taiwan in futuro. All’inizio di ottobre, il Pla ha inviato circa 150 jet da combattimento nell’Adiz di Taiwan, prima che la presidente Tsai facesse un discorso a Taipei il 10 ottobre, che ha segnato il 110° anniversario della Repubblica di Cina, ribadendo la assoluta mancanza di volontà di riunificarsi.

Le quattro leggi relative alla difesa nazionale sono state modificate poco dopo il suo discorso.

Le mosse vengono tutte in mezzo alle crescenti tensioni su Taiwan che hanno messo la Cina e gli Stati Uniti su una nuova rotta di collisione che alcuni temono possa sfociare in un conflitto armato.

Sempre nel seminario del 29 ottobre, “Riunificazione nazionale e ringiovanimento cinese” è stato detto che dopo la riunificazione, lo sviluppo economico di Taiwan sarebbe stato notevolmente migliorato, mentre il reddito finanziario dell’isola sarebbe stato utilizzato per migliorare i mezzi di sussistenza della popolazione locale; che i taiwanesi pro-riunificazione avranno il diritto di amministrare Taiwan e di partecipare alla costruzione della loro madrepatria, cioè la Cina continentale, in futuro; che la Cina continentale punirà i separatisti che sostengono “l’indipendenza di Taiwan”.

Il 28 ottobre, dopo la conferma alla Cnn che le truppe statunitensi erano sull’isola ad addestrare i soldati taiwanesi; il Global Times ha scritto: «Il potere di decidere quando punire le potenze indipendentiste di Taiwan e come risolvere i problemi di Taiwan è dalla nostra parte».

Antonio Albanese