MAR CINESE MERIDIONALE. Pechino effettua sei esercitazioni aeronavali contemporaneee

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La Marina Militare cinese ha condotto esercitazioni navali quasi simultanee in quattro regioni, uno spettacolo considerato una sorta di risposta alle recenti manovre degli Stati Uniti e ai dispiegamenti nelle acque adiacenti della Cina. A partire dalla scorsa settimana, Pechino ha tenuto le sue più complete e ampie esercitazioni navali coprendo il Mar Giallo, il Golfo Bohai, il Mar Cinese Orientale e il Mar Cinese Meridionale. Stando ad Asia Times, aveva condotto esercitazioni navali nelle stesse quattro aree marittime nel mese di luglio, anche se non contemporaneamente.

All’inizio di questo mese, la Cina ha condotto un altro importante ciclo di esercitazioni vicino a Taiwan, che ha coinciso con il viaggio del Segretario alla Sanità degli Stati Uniti Alex Azar nell’isola e la finalizzazione di un accordo di difesa tra le due parti.

La Marina di Pechino ha alzato la posta attraverso esercitazioni aeree per operazioni di combattimento in tutte le condizioni atmosferiche nel Mar Cinese Orientale, così come esercitazioni navali nel Mar Giallo al largo di Lianyungang. Ha anche tenuto esercitazioni della guardia costiera nel Golfo di Bohai al largo di Tangshan, dove le esercitazioni dovrebbero continuare fino al 30 settembre. Le esercitazioni più ambiziose, tuttavia, si sono svolte nel Mare Cinese Meridionale: una serie di esercitazioni è stata lanciata al largo della costa dell’isola più meridionale della Cina, Hainan, dal 24 al 29 agosto, mentre un’altra si terrà al largo della provincia meridionale del Guangdong.

Alla fine si svolgeranno sei esercitazioni militari e di guardia costiera che si sovrapporranno nei prossimi giorni attraverso i confini marittimi della Cina e oltre, in acque oggetto di contesa. Gli esperti cinesi hanno descritto l’esercitazione come una normale attività navale e non come una provocazione.

Ci sono moltissime ragioni strategiche per la flessibilità muscolare di Pechino: da un lato, la Cina vuole intimidire Taiwan e dissuadere gli Stati Uniti da una più stretta cooperazione in materia di sicurezza con l’isola; le esercitazioni sono servite anche come espressione dell’irritazione diplomatica di Pechino nei confronti degli Stati Uniti.

La portaerei USS Ronald Reagan e il suo gruppo d’assalto sono entrati nel Mar Cinese Meridionale all’inizio di questo mese per effettuare operazioni aeree. La forza «ha condotto operazioni di volo con aerei ad ala fissa e ad ala rotante, e operazioni ed esercitazioni di stabilità marittima di alto livello (…) Le operazioni nel Mar Cinese Meridionale continuano a dimostrare l’impegno duraturo degli Stati Uniti nei confronti di alleati e partner, e un approccio cooperativo alla stabilità regionale e alla libertà dei mari», ha detto il suo comandante in un comunicato stampa.

Tommaso dal Passo