MAR CINESE MERIDIONALE. Navi USA nello Stretto di Taiwan. Si apre il dialogo tra PLA e US Navy

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Il ministero della Difesa cinese ha protestato contro il passaggio di altre navi da guerra della marina statunitense e di un pattugliatore della guardia costiera nelle acque tra la Cina e Taiwan.

Una dichiarazione pubblicata sul sito web del Ministero ha definito provocatoria la presenza aggiungendo che gli Stati Uniti sono la più grande minaccia per la pace e la stabilità e creatore di rischi per la sicurezza nello stretto di Taiwan che è largo 160 km: «Esprimiamo una ferma opposizione e una forte condanna», riporta Al Jazeera.

La dichiarazione del ministero della Difesa di Pechino precisa che: «Taiwan è una parte inalienabile della Cina», e Pechino non tollererà alcuna interferenza in quelli che ha definito i suoi affari interni.

Il cacciatorpediniere lanciamissili Uss Kidd e il pattugliatore Munro della Guardia costiera hanno navigato attraverso lo stretto il 27 agosto in acque internazionali, ha detto la Us Navy in una missione Fonop. La Cina recentemente ha condotto esercitazioni vicino a Taiwan e non ha rinunciato all’uso della forza se necessario per portare l’isola sotto il suo controllo.

«Il legittimo transito delle navi attraverso lo stretto di Taiwan dimostra l’impegno degli Stati Uniti per un Indo-Pacifico libero e aperto», si legge in una dichiarazione della Settima Flotta della Us Navy di stanza in Giappone.

La dichiarazione della Us Navy del 28 agosto è arrivata dopo che Reuters ha riportato la notizia secondo cui  ci sarebbero stati dei colloqui tra militari cinesi e americani: «hanno utilizzato il collegamento telefonico della difesa tra Stati Uniti e Repubblica Popolare Cinese per condurre una videoconferenza sicura (…) Entrambe le parti hanno concordato sull’importanza di mantenere aperti i canali di comunicazione tra le due forze armate», riporta Reuters.

Il capo della Difesa statunitense Lloyd Austin deve ancora parlare con la sua controparte cinese, Wei Fenghe, in parte perché c’è stato un dibattito interno all’Amministrazione Usa su chi fosse la controparte di Austin.

Taiwan, con 23,6 milioni di abitanti, si è separata dalla Cina durante la guerra civile che ha portato il Partito Comunista a prendere il controllo della terraferma nel 1949. Gli Stati Uniti non hanno relazioni diplomatiche formali con Taiwan, ma mantengono un ufficio di rappresentanza nella capitale, Taipei, e sono il suo maggiore fornitore di attrezzature militari.

Maddalena Ingroia