I militari cinesi dovrebbero prendere in considerazione l’uso di laser non letali contri le navi da guerra della Marina degli Stati Uniti per scoraggiare i loro transiti attraverso il Mar Cinese Meridionale.
Il Global Times, infatti, nei giorni scorsi riportava l’uso di armi elettromagnetiche, come i dispositivi laser a bassa energia, come uno strumento adatto per «mandare un forte avvertimento» paralizzando temporaneamente le armi e i sistemi di controllo sulle navi statunitensi, il tutto fatto «senza conflitti visibili».
Il suggerimento è stato pubblicato pochi giorni dopo l’arrivo delle unità della Marina Militare e dei Marine degli Stati Uniti nel Mar Cinese Meridionale per le esercitazioni delle forze d’assalto.
All’esercitazione di quattro giorni hanno partecipato il Theodore Roosevelt Carrier Strike Group, l’America Expeditionary Strike Group e la 31st Marine Expeditionary Unit, riporta Stars and Stripes.
Come si ricorderà, la Cina afferma la sua sovranità sulla maggior parte del Mar Cinese Meridionale, una rivendicazione contestata da altri Paesi che si affacciano sulle acque, come il Vietnam, le Filippine e l’Indonesia. Pechino ha militarizzato alcune isole contese, e la Marina degli Stati Uniti ci fa passare le sue navi vicino nelle cosiddette operazioni di libertà di navigazione, volte a sottolineare l’impegno degli Stati Uniti a favore di acque internazionali “libere e aperte”, prosegue il giornale militare Usa.
All’inizio di questo mese, la flotta statunitense del Pacifico ha detto che un cacciatorpediniere della marina cinese aveva diretto una luce laser contro un aereo di sorveglianza P-8A Poseidon che sorvolava le acque internazionali ad ovest di Guam il 17 febbraio. Il laser, captato dai sensori dell’aereo, potrebbe aver potenzialmente danneggiato i membri dell’equipaggio, ha detto la Marina, descrivendo l’atto come «non sicuro e non professionale».
Il ministero della Difesa cinese ha respinto la denuncia della Us Navy definendola falsa. Dopo che il cacciatorpediniere Uss McCampbell è passato vicino a un’isola contesa del Mar Cinese Meridionale il 10 marzo, un portavoce del Comando del Teatro del Sud dell’Esercito Popolare di Liberazione della Cina ha detto che Pechino «prenderà ogni misura necessaria per salvaguardare la sovranità nazionale», riporta Global Times.
Lucia Giannini