MAR CINESE MERIDIONALE. Il Brunei aumenta il bilancio della Difesa

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Il Brunei, sultanato del sud-est asiatico confinante con la Malesia, sta aumentando significativamente il suo budget per la difesa per il 2024 alla luce delle preoccupazioni per la protezione del suo territorio.

Nel prossimo anno fiscale, il governo ha stanziato 796,3 milioni di dollari del Brunei, pari a 594 milioni di dollari Usa, per la difesa. Ciò rappresenta un aumento del 31,6% rispetto allo stanziamento di 605,2 milioni di dollari del Brunei dello scorso anno, riporta Defense News. Questo aumento della spesa militare supera di gran lunga l’aumento del 5,5% delle spese pubbliche complessive durante il periodo 2024/2025.

Quando il bilancio è stato discusso al Consiglio legislativo il 2 marzo, il ministro della Difesa de facto (è il sultano il titolare del dicastero), Halbi bin Mohammad Yussof, ha avvertito che il Brunei si trova ad affrontare un panorama di sicurezza complesso e imprevedibile: ”Il Ministero della Difesa e le Forze Armate Reali del Brunei stanno lavorando attivamente per migliorare l’intelligence, la sorveglianza, l’acquisizione di bersagli e la ricognizione, dove un nuovo sistema verrà utilizzato nel prossimo futuro”, ha detto Halbi. “L’attenzione è focalizzata anche sulla capacità di monitorare e individuare le minacce sottomarine per garantire una risposta efficace nel mantenimento dell’integrità territoriale del Brunei”, ha poi aggiunto.

Il Brunei considera le tensioni nel Mar Cinese Meridionale, dove insieme a molte altre nazioni il Sultanato difende la proprietà territoriale, come una grave sfida alla sicurezza. Ha inoltre identificato altre minacce nel suo Libro bianco sulla difesa del 2021, tra cui l’instabilità regionale e globale; terrorismo, estremismo e criminalità transnazionale; minacce informatiche e tecnologiche; disastri naturali; e “l’influenza delle principali dinamiche di potere nella regione”.

“Le tensioni sulle rivendicazioni sovrapposte, [e sulla] pesca illegale e sulla sicurezza delle linee marittime di comunicazione (SLOC) da parte di coloro che cercano di sfruttare le leggi riconosciute a livello internazionale, hanno posto continue e crescenti richieste alle forze di sicurezza del Brunei Darussalam di proteggere e sorvegliare i suoi confini marittimi e il suo territorio sovrani”, osserva il documento.

Tommaso Dal Passo 

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