MAR CINESE MERIDIONALE. Bombardieri nucleari nei cieli della contesa

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Due B-52H della Usaf hanno volato vicino alle acque del Mar Cinese Meridionale il 19 novembre, per una pianificata missione di addestramento. I due bombardieri B-52H Stratofortress hanno lasciato la Andersen Air Force Base a Guam e hanno volato «nelle vicinanze del Mar Cinese Meridionale», secondo un comunicato Us Pacific Air Forces uscito il 21 novembre. Il comunicato recita che il volo era «coerente con il diritto internazionale e l’impegno di lunga data degli Stati Uniti per un libero e aperto Indopacifico». L’esercitazione del 19 novembre faceva parte delle continue esercitazioni di bombardieri del comando indopacifico degli Stati Uniti iniziaste nel marzo 2004.

Secondo quanto riporta Scmp, le tensioni tra la Cina e gli Stati Uniti sul Mar Cinese Meridionale sono in aumento: Pechino mantiene le sue rivendicazioni di sovranità sulla zona e Washington sottolinea il suo diritto alla libertà di navigazione nelle acque. A settembre, una nave da guerra della marina statunitense si è quasi scontrata con un cacciatorpediniere dell’Esercito di Liberazione del Popolo nell’area.

Durante il recente vertice dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico, Mike Pence, vice presidente Usa, in una velata critica all’assertività di Pechino, ha detto che l’aggressione di Pechino non dovrebbe essere tollerata e che gli Stati Uniti rimarranno impegnati a sostenere la libertà dei mari.

Pence ha fatto un chiaro riferimento alla trasformazione fatta da Pechino di sette barriere coralline nelle acque contestate in isole artificiali e alla sua decisione di dispiegare truppe e armi nei nuovi avamposti. Il volo dei B52H si è verificato prima della visita di Xi Jinping nelle Filippine, la prima di un presidente cinese in 13 anni. Le Filippine hanno vinto la causa contro Pechino per la sovranità sul Mar Cinese Meridionale, uno degli itinerari di trasporto più utilizzati nel mondo.

I rapporti tra Beijing e Manila, sfilacciati dopo anni di confronto sulle acque contese, stanno migliorando con il presidente filippino Rodrigo Duterte; Duterte si è avvicinato, infatti, verso la Cina da quando ha assunto l’incarico nel 2016.

Antonio Albanese