MAR CINESE MERIDIONALE. Accordo tra Cina e ASEAN entro il 2020

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La Cina e i paesi del sud-est asiatico che si stanno contendendo la sovranità sullo strategico Mar Cinese Meridionale mirano ad accelerare i colloqui verso un codice di condotta che ridurrebbe il rischio di incidenti e aiuterebbe a tenere il governo degli Stati Uniti fuori dalla mischia.

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto che il suo paese e un blocco di stati del sud-est asiatico accelereranno i colloqui sul codice di condotta nel Mar Cinese Meridionale, riportava lo scorso 8 marzo il China Daily. Wang poi commentò l’incontro definendolo una ottima occasione per la «determinazione di una chiara tabella di marcia».

L’obiettivo è la firma del codice entro il 2020 per l’accordo mirato a guidare la navigazione nell’affollato Mare Cinese Meridionale.

La Cina tollera a stento la presenza della marina degli Stati Uniti attraverso quel mare, dove Pechino ha un vantaggio militare e tecnologico rispetto ai quattro paesi del sud-est asiatico che anche ne rivendicano delle parti. Una firma anticipata del codice dimostrerebbe a Washington che Pechino può lavorare con i suoi vicini senza l’influenza degli Stati Uniti, dicono gli studiosi.

Brunei, Cina, Malesia, Filippine, Taiwan e Vietnam rivendicano tutto o parte di quel mare di 3,5 milioni di chilometri quadrati che è apprezzato per la pesca, le rotte di navigazione e le riserve di combustibili fossili. La Cina ha allarmato gli altri dal 2010 costruendo isole artificiali per installazioni militari.

Washington, che annovera alcuni degli altri stati come alleati, nel 2017 ha intensificato il pattugliamento navale del mare per monitorare l’attività cinese.

La Cina e l’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico, Asean, composta da 10 paesi, hanno parlato di un codice di condotta per il mare da quando l’Asean ha approvato l’idea nel 1996. Alcuni analisti ritengono che la Cina, che una volta aveva rallentato il processo, ma è arrivata nel 2016 dopo aver perso l’arbitrato internazionale sulla sua rivendicazione di circa il 90 per cento del mare.

Il dialogo sino-Asean è iniziato dopo un impegno del 2017 per raggiungere un accordo, e il premier cinese Li Keqiang aveva anticipato l’anno scorso che il codice avrebbe impiegato tre anni per essere definito.

L’anno prossimo è probabile che venga finalizzato il codice di condotta, perché la Cina spera di farlo siglare sotto la presidenza del Vietnam, presidenza 2020 di Asean, e quindi la Cina e l’Asean si stanno concentrando quest’anno sulla liberalizzazione del commercio.

Il Vietnam è il paese del sud-est asiatico più franco con le rivendicazioni verso il mare. Anche se gli incidenti sono rari in mare oggi, le navi vietnamite e cinesi si sono contrastate l’un l’altra per una piattaforma petrolifera cinese nel 2014; e inoltre, nel 1974 e nel 1988 sono avvenuti scontri a fuoco, con conseguenze mortali.

Il codice di condotta regolerà la definizione di linee guida per evitare incidenti in mare che sostiene un terzo del traffico marittimo mondiale e un’industria della pesca che impiega circa 3,7 milioni di persone.

Tommaso dal Passo