Quale futuro ambientale per il Caspio?

149

TURKMENISTAN – Ashgabat 04/03/2014. Il futuro del Mar Caspio è stato oggetto della discussione da parte dei rappresentanti dei paesi del Mar Caspio: Azerbaijan, Russia, Kazakistan, Iran e Turkmenistan ad Ashgabat.

Il governo turkmeno ha riferito che il progetto di accordo sulla cooperazione nel campo della prevenzione dell’emergenza del Mar Caspio è stata posta al centro del dibattito.
In precedenza, gli esperti dei paesi rivieraschi del Mar Caspio, si erano accordati su alcuni punti specifici del progetto secondo la dichiarazione turkmena.
Il progetto di accordo è stato avviato e sviluppata da Ashgabat; inoltre, il Turkmenistan starebbe valutando la creazione di un nuovo meccanismo per la cooperazione ambientale, il Dialogo ambientale internazionale sul Mar Caspio, sotto l’egida delle Nazioni Unite, capace di utilizzare gli sforzi dei paesi litoranei.
Il Mar Caspio è il più grande serbatoio di acqua interno del mondo non tocca in alcun mondo gli oceani. È unico per la conservazione di una ricca e unica varia flora e fauna, tra cui il più grande branco del mondo di storione.
Gli esperti ritengono che ci sono una serie di prerequisiti per il possibile inquinamento del Mar Caspio. Tra questi fattori “inquinanti” ci sono lo sviluppo delle riserve di idrocarburi in mare e nelle aree circostanti, l’alta densità di popolazione e l’industria nelle aree rivierasche, l’intenso sviluppo agricolo nelle valli fluviali interne.
Il Turkmenistan occupa il quarto posto in termini di maggiori riserve di gas naturale del mondo e las rete di gasdotti verso l’Europa e attraverso il Mar Caspio e l’Azerbaigian resta una delle più attraenti e pericolosa per l’ambiente. Il Turkmenistan ha espresso la sua disponibilità a dare vita e mantenere una corretta analisi ambientale per l’attuazione di questo progetto di tutela ambientale.