Manila a caccia di capitali stranieri

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FILIPPINE – Manila 07/06/2013. Il presidente delle Filippine, Benigno Aquino III, e alcuni membri del suo governo sono in Myanmar in cerca di capitali stranieri. L’occasione è il raduno annuale del World Economic Forum (Wef) sull’Asia orientale, che si tiene nella nuova capitale birmana Nay Pyi Taw.

Il presidente e i suoi collaboratori hanno intenzione di invitare gli investitori stranieri ad andare nelle Filippine: «Stiamo cercando di raggiungere una vasta gamma di investitori, di potenziali investitori» è quanto sostiene Ramon Carandang, responsabile dello sviluppo delle comunicazioni del presidente e dell’ufficio pianificazione strategica.

Gli Investimenti Diretti Esteri (Ide) nelle Filippine sono, infatti, di gran lunga inferiori a quelli nei Paesi vicini: nel 2011 sono stati pari a 27.581 milioni di dollari Usa, contro i 173.064 in Indonesia, i 114.555 in Malesia e i 139.735 in Thailandia. Il trend è stato più o meno questo a partire dagli anni Novanta, quando gli Ide hanno iniziato a rappresentare il principale canale attraverso cui le imprese multinazionali finanziano la produzione internazionale.  Gli Ide in entrata sono oggi la fonte più importante di finanziamento per i Paesi emergenti, tra il 2002 e il 2007 il flusso annuale Ide in tali Paesi è aumentato del 92 per cento (secondo quanto riportato da fonti non ufficiali). C’è un generale consenso nel ritenere che tali flussi di capitali abbiano un impatto positivo sull’economia dei paesi che li ospitano, in termini di crescita e di riequilibrio e sviluppo, sia settoriale che territoriale.  Questo spiega l’interesse del governo filippino verso i capitali esteri, ma pone anche un interrogativo: perché i grandi investitori non hanno guardato alle Filippine come agli altri paesi dell’Asia sud orientale? La risposta va ricercata nelle condizioni economiche del paese rispetto a quelle dei paesi di origine degli Ide, in particolare nei fattori di offerta (costo dei fattori di produzione e loro qualità), nella dimensione del mercato locale e nelle sue prospettive di crescita, nella presenza di infrastrutture adatte e nelle adeguate politiche nazionali di attrazione degli Ide. Il governo può giocare un ruolo fondamentale in questo senso, provvedendo a: un sistema legale efficace, imparziale e trasparente che protegga i diritti individuai e di proprietà; a istituzioni pubbliche stabili, credibili e oneste; a politiche governative che favoriscano mercati liberi e aperti.