Manila fuori dalla CPI

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di Antonio Albanese FILIPPINE – Manila 18/11/2016. Il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte ha detto che potrebbe seguire la Russia e ritirarsi dalla Corte penale internazionale (Cpi), citando le critiche da parte dei paesi occidentali per le reazioni alla guerra al narcotraffico.

Duterte, riporta Reuters il 17 novembre, ha definito inutile la Cpi e ha espresso la sua frustrazione per le accuse occidentali di esecuzioni extragiudiziali e per la sua incapacità di capire il suo giro di vite sugli stupefacenti. Duterte ha avuto parole dure anche per le Nazioni Unite, incapace d’impedire le guerre in tutto il mondo.

Il presidente russo Vladimir Putin ha deciso di togliere la firma della Russia dal trattato istitutivo della Corte penale internazionale il 16 novembre, e Duterte ha detto che potrebbe prendere in considerazione di fare lo stesso.

«Sono inutili, quelli del tribunale criminale internazionale; anche la Russia se ne è andata; noi potremmo seguirla. Perché? Solo i piccoli come noi vengono maltrattati», ha detto Duterte prima della sua partenza per Lima per partecipare al vertice Asia-Pacifico. Duterte intende incontrare Putin a Lima, presentando una politica estera indipendente e non più sotto tutela degli Stati Uniti.

La Russia è sotto pressione internazionale per gli attacchi aerei in Siria, e le accuse di violazione dei diritti umani; accuse negate da Mosca. La Cpi, di cui le Filippine sono membro dal 2011, ha espresso le sue critiche per la guerra al narcotraffico che ha fatto più di 2400 vittime. Un procuratore della Cpi, a ottobre, aveva detto che il tribunale può essere competente nel perseguire i responsabili delle uccisioni.

Duterte si è detto irritato per le critiche che aveva ricevuto e che «nessuno stava ascoltando» le sue ragioni sulla guerra alla droga, tra cui gli Stati Uniti; ha preso di mira la politica estera degli Stati Uniti e delle Nazioni Unite, dicendo che sarebbe stato più felice se la Cina e la Russia creassero un nuovo ordine: «Se la Cina e la Russia avessero deciso di creare un nuovo ordine, io sarò il primo ad aderire», ha detto.