Uccisi caschi blu in Mali

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MALI – Bamako 25/10/2013. Due caschi blu del Ciad sono stati uccisi e altri sei feriti, alcuni gravemente, in un attacco suicida nel nord del Mali, avvenuto il 23 ottobre riferisce l’Onu. Oltre ai soldati sono rimasti uccisi anche dei civili, dei quali due bambini.

L’attentatore avrebbe lanciato una vettura carica di esplosivo contro il checkpoint a Tessalit, si legge nella nota. L’Onu ha circa 6.000 soldati in Mali per affrontare militanti islamisti. Minusma ha meno della metà della sua forza prevista dal mandato: 12.000 uomini. Il Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha detto che l’attacco «non influirà sulla determinazione delle Nazioni Unite a sostenere il ripristino della sicurezza, la stabilità e la pace in Mali». Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato l’attacco «nei termini più forti» ed ha espresso le condoglianze alle famiglie dei peacekeeper uccisi, così come ai governi di Mali e Ciad. Il Consiglio di sicurezza ha chiesto al Mali «di indagare rapidamente (…) e consegnare i responsabili alla giustizia». Il ministero della Difesa del Mali ha detto che quattro attentatori hanno preso parte al raid e sarebbero tutti morti. Il rappresentante speciale delle Nazioni Unite per il Mali, Bert Koenders, all’inizio di ottobre, aveva chiesto più truppe da dispiegare a seguito di una recrudescenza di attentati e attacchi missilistici.