Malesia e Cina stanno perseguendo una più stretta cooperazione sui semiconduttori tramite un evento congiunto del settore: Kuala Lumpur cerca di far progredire la sua industria dei chip e Pechino rafforza così le proprie catene di fornitura.
Il primo Asia-Pacific Semiconductor Summit and Expo è previsto per ottobre nello stato malese di Penang. La Malaysia Semiconductor Industry Association ospiterà l’evento con la China Electronic Production Equipment Industry Association, riporta Nikkei.
Si prevede che le aziende malesi rappresentino circa il 40% delle aziende espositrici, con il 30% dalla Cina e il 30% da altre parti della regione.
Si prevede che l’evento attirerà aziende coinvolte nella progettazione, produzione, materiali e test di chip, nonché organizzazioni di ricerca e fondi di investimento. Acm Research, un’azienda cinese specializzata in apparecchiature per la pulizia dei wafer, sta valutando la possibilità di partecipare.
Il primo ministro malese Anwar Ibrahim e il premier cinese Li Qiang hanno raggiunto a giugno un accordo per rafforzare le relazioni tra i due paesi, che stanno celebrando il 50° anniversario dei legami diplomatici. Si ritiene che questo sforzo abbia portato alla pianificazione dell’evento congiunto sui chip.
L’expo faciliterà “importanti scambi nel settore dei semiconduttori”, ha affermato il Primo Ministro di Penang Chow Kon Yeow in una conferenza stampa la scorsa settimana, riportano i media malesi. Chow ha notato un aumento delle richieste da parte di aziende cinesi relative alla catena di fornitura e ha affermato che lo stato è “pronto ad accoglierle”.
La Malesia ha coltivato il suo settore dei semiconduttori da quando Intel è entrata nel paese nel 1972 e Penang in particolare è stata soprannominata la “Silicon Valley dell’Est”. Ma si concentra su processi back-end che richiedono molta manodopera e aggiungono relativamente poco valore da soli.
A maggio Anwar ha delineato una strategia nazionale per promuovere lo sviluppo del settore, con 25 miliardi di ringgit (pari a 5,6 miliardi di dollari) stanziati a questo scopo. Martedì scorso, la Malesia ha aperto un centro di progettazione di semiconduttori che è tra i più grandi nel sud-est asiatico.
L’imminente expo mira ad aiutare il paese a costruire un settore dei chip più avanzato e a rafforzare le catene di fornitura. Il gruppo industriale cinese coinvolto spera probabilmente anche di costruire legami più stretti con le principali aziende di semiconduttori che operano nel polo regionale dei chip.
Anche le principali aziende americane di chip, tra cui Intel e Texas Instruments, hanno pianificato di investire in Malesia. Con le tensioni elevate tra Washington e Pechino sui semiconduttori, la Malesia sta sfruttando la sua neutralità strategica per attrarre investimenti stranieri.
Maddalena Ingrao
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