Madagascar a rischio la fornitura di carburante

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Madagascar. Compagnie petrolifere in subbuglio, sostengono di aver raggiunto la soglia di 100 miliardi di perdita Ariary, calcolo effettuato fino alla fine di giugno.

L’Associazione dei Petroleum Madagascar (MOC) ha tenuto il 6 luglio scorso, una riunione straordinaria per affrontare la crisi. «I prossimi giorni saranno cruciali nei negoziati, per le navi cisterna. Le discussioni dovrebbero portare ad un nuovo accordo tra le autorità locali e la MOC, serve fare un bilancio della prima metà dell’anno e specificare i passi che il governo intende fare per tornare ai prezzi veri », ha affermato un direttore generale al termine della riunione. Da un anno e mezzo, nell’area i prezzi alla pompa sono stati congelati e questo avrebbe sfavorito le cinque compagnie petrolifere che operano nella zona che invece hanno dovuto affrontare i rincari del costo del carburante grezzo. In questo contesto, un aumento dei prezzi sembra inevitabile, nonostante un lieve calo del prezzo del petrolio nelle ultime settimane. Un abbassamento, fanno sapere dal MOC, che comunque non è sufficiente a calmierare le perdite sostenute dalle compagnie.

La situazione è diventata insostenibile. Ma il Governo non vuole aumentare i prezzi. Il rischio ora è che le banche non sostengano più le compagnie petrolifere per le operazioni di importazione del carburante